Avevo un'amica, la mia prima vera, la mia sola amica...
Restavamo pomeriggi interi insieme a giocare, una fila di denti bianchi, sorrideva, viso da bambola, mi ascoltava, la ascoltavo.
Spesso restavo in casa con lei e non uscivo mi raccontava, le raccontavo favole e poi volavamo in cieli sconfinati.
Avevo un'amica vestita di pizzi, ma poi si cambiava e indossava abitii diversi, giocavamo alla guerra senza conoscere la sua cattiveria, pomeriggi ad ascoltare la voce della pioggia, ogni goccia un suono, sotto il sole a cercare tra l'erba dove si nascondevano i sogni, quelli smarriti dai grandi, come mazzi di chiavi arrugginite dimenticate.
Era sempre primavera e anche gli inverni non pungevano con il loro freddo anche se quel sogno finì a mezza estate dietro il finestrino di una macchina che si allontanava. Era ora di crescere, di partire per la vita... quasi come fosse una battaglia senza ritorno, quante volte sono tornata e l'ho cercata...
dentro una fotografia, in abiti dismessi in una casa abbandonata, una bambola senza più occhi, quella che cantava le canzoni che raccontava fiabe, non era stata sincera ed io l'avevo già tradita, una maglietta che non mi entrava più... con una scritta su... be happy... e un viso che sorrideva
Ho avuto tante amiche ma nessuna come lei... anche se alla fine si resta sempre soli, anche se prima o poi c'è sempre chi ti tradisce o forse tradirai qualcuno, non è facile essere veri, non è facile sbagliare e saperlo ammettere, non è facile quel gioco che si faceva quasi per gioco... correre in cima alla salita, con lei sulle spalle, la vita.
Strana cercarla ancora, una sposina sull'altare la sua prima comunione, quel giorno al mare, sguardo ribelle e sempre imbronciato, l'adolescenza venne e la prese per mano, con lei voleva andar lontano, ma poi si resta sempre qui... su quest'altare a dire si... una festa, un giorno, una vita...
e quel che resta una fotografia...
e quella fitta al cuore... proprio adesso che scrivo di lei... oggi che non ci sei
... mia fantasia...