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Una bambola

Bastava poco
Una bambola, un pomeriggio di libertà, amica la nostra fantasia, per volare dentro il suo cielo, una mano stretta per la strada, una complicità, una promessa, dovevo andare via, ma sarei tornata a trovarla a raccontarle fiabe, ad inventare nuove avventure, ad ascoltare i suoi occhi, a raccogliere margherite e a farne collane, a regalarci ancora un po' di noi... continua laura... mi ascoltava rapita... poi arriva come sempre lei, la vita che ci divide ci porta via... c'è sempre un prezzo da pagare
Tornare e sentirsi cambiati. Diversi, lontani, cercarla in altri luoghi in altri volti, in altre mani... e poi quando l'avevo trovata averla già tradita, essere stata già lasciata e quella promessa svanita... non ho avuto grandi amicizie alcune, perse per strada, quante volte sono tornata indietro a cercarle, a seguire i passi, un po come un cane fiuta il percorso e cercare di capire, un po come si torna a trovare una casa che abbiamo lasciato piena di perché e di mistero ma passato... a cercare di comprendere ma i perché abitano come i piccioni incuranti di te... non si nutrono di risposte, non si fanno troppe domande... forse è l'indifferenza che li uccide.
Una mamma a cui mi aggrappavo, la paura dell'abbandono, di perdersi dentro quel supermercato e di non trovarla più...
E così per futili o grandi motivi... non so se credo ancora in lei... sono stata tante volte tradita e l'ho ferita anch'io a modo mio... un bacio in una sera d'estate già ci aveva divise e poi la maturità e la ragione il dovere, la fretta e gli ingredienti che spesso si scordano che non fanno dolce, a volte si scorda la dose, altre volte di miscelare bene... e l'egoismo fa il resto.
Oggi vedo solo tanto opportunismo e grandi alleanze, un po come nella politica di convenienza, un po' come una guerra, dobbiamo sconfiggere il nemico chi riteniamo una minaccia... sembriamo grandi ma solo in apparenza, si torna sempre ad essere bambini con la paura del la notte... di attraversare quel campo di corsa e dietro la curva il cimitero e poi fuggire con il cuore in gola... era la notte in cui cadevano le stelle... quante ne sono cadute e quante ne cadranno ancora... quelle che non vedremo mai...
Forse è questo... la paura di stare soli... amica mia... spesso ti parlo ti ascolto anche se non ci sei e tu siedi come allora come in quei pomeriggi d'estate sugli scalini a ritagliare la vita... il vestito di una bambola...
racconta laura... del passato
ecco a volte mi sento così... una bambola che qualcuno ha dimenticato...

 

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