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Esistono gli angeli?

Ci sono giorni in cui vorrei parlar di angeli...
e allora ci provo... li cerco fra le nuvole del cielo, dicono che si nascondono ma che ci vedono... li cerco fra le stelle della sera, vicino al letto, come da bambina - esistono gli angeli? - certo... basta saperli cercare... dentro l'armadio, in un'ostia consacrata, in una preghiera, di cui ho smarrito le parole è in questi momenti che li sento parlare, quando voglio fuggire dal mondo... e allora cerco di raggiungerli chiudo gli occhi...
Ruscelli, fiori di campo, un piatto caldo, il vestito buono, la gente con poco o niente, la fatica, i frutti nei campi, le bestie da allevare, e corse ingenue di bambini
Case da lasciare, fabbriche da raggiungere
Una ruga sulla fronte mio padre, quando lo disegnavo, un incendio nella notte, come l'ultima sua malattia, non l'ho mai visto piangere, solo quando ricordava... la sua fatica in fumo, la paglia che bruciava, mia madre che piangeva e tanti topi che fuggivano dal rogo
e l'inferno in mezzo a quelle fiamme non potevo guardare, così come oggi giro gli occhi di fronte a qualcosa che mi sconvolge il cuore erano e sono lì i diavoli
Una partenza, giochi rotti, abbandonati, i sassi, i miei primi batticuori, le mie paure della notte, le mie gioie i miei piccoli dolori, i natali e le delusioni... finiva lì, dietro ad un finestrino un'amica che mi salutava
La città aspettava in fondo alla vallata con le sue luci accese, il suo richiamo, la diffidenza di chi non ti conosce, la freddezza di una mano che non si apriva, non come in quel girotondo... l'adolescenza ribelle, qualche amica che non lo era, una chitarra che non ho mai imparato a suonare, una finestra da cui guardavo lontano dietro la collina, quello che avevo lasciato
E poi quella strada là da prendere così difficile da capire, confusione e vuoto tra indifferenza e l'entusiasmo da cercare, un gioco a nascondino, ma non lo sapevo fare, solo mostrarmi per quel che ero, ciò che sono
Una casa che non è più mia e un'altra ancora da abitare, sbagli da buttare, cose buone da tenere
Una donna, una mamma, una figlia che non eri già più, il vuoto in cui precipitare, amiche solo quelle da aiutare, orgogliosa e strana, permalosa, una bambina con gli occhi bassi in una fotografia... mi sono sempre cercata forse quello che non sono mai stata
guardatemi... tanto non sono così...
Leggetemi, , manca sempre un ascolto, parlatemi ed io lo farò , mi nascondo fra le righe, accucciata come sotto le coperte al mattino quando fuggi dalla notte ma ti nascondi dal giorno, eppure mi vedi... anche se chiudo gli occhi, ti sento vita anche se hai sempre un prezzo da pagare forse una felicità tutta da guadagnare
... gli angeli... si parte sempre da lì e poi ci si perde sempre per strada...
Già fosse facile incontrarli... ma forse dipende da noi che spesso li dimentichiamo si nascondono dietro le nuvole a volte ti passano accanto e noi... non li vediamo.

 

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