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L'anima Dimenticata

Tanto tempo fa, una bambina bionda, con gli occhi curiosi e luccicanti si trovò a dover affrontare il mondo, tutto d'un tratto diventato serio, monotono, rigido. Dovette adattarsi a quel nuovo mondo che la incuriosiva, ma che la reprimeva. La bambina adorava giocare, uscire e andare alla scoperta delle cose, guidata solo dal suo spirito di avventura. Sentiva come un qualcosa che le nasceva da dentro, le riscaldava il petto, arrivava alle braccia e poi alle gambe che da sole andavano, correvano, viaggiavano. Questa sensazione la guidava tutti i giorni, facendoli diventare un'avventura sempre diversa, una continua scoperta di se stessa e del mondo che la circondava. Ma presto capì che con quel mondo avventuroso non poteva più entrarci in contatto perché i genitori, gli amici, gli affetti, vivevano nel mondo rigido, vivevano in quel mondo chiuso, inscatolato in continue etichettature. Un carcere fatto solamente di aria. Non le fu lasciata scelta: dovette adattarsi a quel mondo che esigeva troppo da lei, che imponeva cose che lei non era pronta a fare, una delle quali lasciare il mondo avventuroso in cui era cresciuta. Promise a se stessa che non lo avrebbe mai lasciato quel suo lato fantastico, che non avrebbe abbandonato quella conoscenza dettata dall'anima, avrebbe provato a conciliare le due cose, a farle combaciare. Ma si accorse che era come cercare di avvicinare due calamite della stessa carica. Così pian piano la bimba vide la sua anima, sempre pronta ad entusiasmarsi per ogni cosa e alla costante ricerca di un avventura, addormentarsi. Sentì come se qualche pezzo che faceva di lei la persona che era, le fosse stato strappato via con prepotenza. E con il tempo si dimenticò la sua anima, che riposava in un angolo buio, freddo e spento del suo cuore. La sua vita andò avanti, veloce, inesorabilmente veloce. La bambina diventò una ragazza e continuò a vedere il mondo inscatolato. Si era dimenticata chi fosse veramente e cominciò a convivere con il perenne senso di vuoto che la sua anima aveva lasciato. Aveva imparato a vedere il mondo opaco, velato, attraverso un filtro che spegneva tutti i colori facendoli diventare smorti, grigiastri. Ma per lei era normale, aveva dimenticato cosa voleva dire VEDERE il mondo. Questo cambiò il giorno in cui conobbe la figura di Platone, in cui si ricordò di avere un anima, repressa in fondo al muscolo che non sentiva quasi più di possedere. Si ricordò che cosa volessi dire vivere e da quel momento in poi la sua anima cominciò a spingere: voleva uscire! Da tanto tempo era seppellita lì e da tanto tempo aveva aspettato il momento in cui la ragazza fosse finalmente tornata bambina. Ma la ragazza sapeva bene che non se lo poteva permettere, che quel lato di sé doveva rimanere dove tantissimo tempo prima lo aveva deposto. Così chiuse nuovamente quella sua parte, in una parte ancora più profonda, in una parte più buia e ancora più fredda. Il giorno stesso andò al mare, quella distesa quasi infinita di colore azzurro. E poi lo sentì, il suo cuore, batteva. Era da tanto tempo che non sentiva quella musica, e d'un tratto sentì uno strappo, qualcosa che logorava da dentro il suo cuore come fosse acido. Rimase immobile a guardare il mare prendere una nuova prospettiva, il colore nascere ed espandersi su tutto il paesaggio e i suoi occhi passare da vitrei a lucenti, ritornare brillanti e curiosi; vedendo il velo che li copriva scivolare via. Sentì l'anima caricarsi della luce del sole che passava attraverso la pelle arrivando al cuore, riscaldandolo e rendendolo un muscolo caldo, liberandolo dall'abbraccio freddo della ragione. La ragazza sentì rinascere la se stessa perduta e decise che doveva provarci, doveva tentare di vivere la vita che da bambina aveva sognato. Quella bambina adesso ha trovato il modo di conciliare i due mondi, imparando a vivere nel modo che il mondo esterno le impone, ma vivendo la sua vita interiore con passione, curiosità, imparando a descrivere con le parole quello che sente e vede sperando che la si capisca, sperando che le sue parole bastino per descriverla. Quella ragazza ancora cerca di non far riaddormentare più la sua anima, confidando che la sua parte migliore non l'abbandoni proprio quando ha capito che questa parte di lei la rende ciò che è.

 

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2 commenti:

  • Nicole il 14/09/2012 18:26
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  • Nicole il 14/09/2012 18:11
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