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La felicita'

Qualche tempo mi accadde un episodio che mi colpi' molto. In un giorno qualunque di un qualunque mese di luglio mi capito' di prendere la Funicolare Centrale per scendere a "Toledo" a sbrigare delle faccende... faceva "nu cavere e' pazz' "!!. Erano le 10. 30 e non c'era molta gente nel vagone;come al solito io non mi siedo e mi piace osservare i "miei compagni di viaggio".. Seduta davanti a me una ragazza era intenta a studiare... non era la prima volta che incontravo in funicolare o in metropolitana qualcuno intento a leggere un libro e ogni volta mi chiedevo:ma "comm' fa' a studia'" e una sorta di invidia mi pervade sempre quando li osservo. Vorrei riuscire a concentrarmi anche io cosi' mentre sto in funicolare ma poi penso che forse e' l'eta'... mah.
Dall'altra parte del vagone due signori vestiti a pennello, giacca e cravatta, discutevano in maniera accesa ma civile di argomenti economici;confesso che non ci ho mai capito molto di queste cose e infatti quello che mi attirava non era quello che dicevano ma il modo;uno dei due aveva i capelli brizzolati e i baffetti curati, l'altro era bassino, con un po' di pancia e gli occhiali; quello che mi colpi' era come i loro visi fossero curati;non vi erano rughe perche'le loro pelli erano piene di creme e di chissa' quali altri intrugli magici e i visi erano rasati ad arte.
Davanti alla porta di uscita c'erano invece due ragazzini che facevano " o'burdell";avevano 13 o 14 anni e si spintonavano e ridevano e gridavano;a un certo punto la Funicolare si ferma alla fermata del Petraio e dalla porta ecco apparire un omino... Era malconcio, vestito con un impermiabile lurido e puzzolente, con la barba sfatta, in una mano una vecchia, rattrappita busta del GS con chissa' quali schifezze all'interno e nell'altra un guinzaglio... Corsi subito con lo sguardo alla fine di quel guinzaglio e alla sua estremita' ecco comparire due occhietti neri... un cagnetto piccolino, nero, un po' impaurito... Una volta entrato e chiusa la porta la puzza di urina comincio' ad aleggiare nel vagone;la ragazza davanti a me smise di leggere e lo guardo' schifata facendo un timido tentativo di arretrare ma lo spazio non c'era;i due uomini furono più plateali, si misero il pollice e l'indice stretti sul naso e gridarono usando li napoletano: "maronn' e che puzz". Anche i ragazzini cominciarono a sfotterlo: " o' nonn' ma nun t' lav' mai?". L'omino dai capelli sconci e con quell'impermeabile fuori stagione pieno di buchi e toppe si era seduto e sopra di lui il suo cagnolino;in verita' ebbi anche io un sussulto di schifo appena lo vidi e istintivamente stavo cercando una via di fuga poi pero' i miei occhi si incrociarono con i suoi... Erano occhi pieni di acqua... cercai di distogliere subito lo sguardo ma la sua voce, flebile ma fiera, me lo impedi'..."Ha compiuto 18 anni ad Aprile"... il suo sguardo si abbasso' e raggiunse quello del cane;avvertii in quel momento qualcosa di magico fra di loro che andava al di la' di tutte le miserie di questo mondo;non sentivo più la puzza di urina e il viso dell'omino era diventato raggiante privo di imperfezioni;riuscii' a rispondergli solo con un timido sorriso... e mi vergognai di quello che avevo pensato di lui qualche attimo prima.
Quando scesi dalla funicolare rimasi per tutta la giornata scosso da quell'incontro e da allora ogni volta che si festeggia qualcosa, un compleanno, un onomastico, a Natale... il mio pensiero va a quell'omino... mi piace pensarlo contento davanti a un fuocherello e festeggiare sorridente con il suo cagnolino...
Forse questa e' la felicita'...

 

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2 commenti:

  • salvo ragonesi il 18/05/2013 17:58
    quando si riesce a scernere in fodo all'animo una persona ti riesce anche più facile giudicarlain modo diverso. piaciuta. salvo
  • loretta margherita citarei il 12/09/2012 19:09
    molto gradevole complimenti

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