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lettera alla mia MAMMA

Ciao Mamma,
sono 17 mesi che te ne sei andata,  il 18 settembre 2005
il giorno del tuo compleanno.
Giacevi sul letto, oramai incosciente,
sono uscito ho comprato dei  fiori per te,
sperando che questo piccolo dono potesse riportarti tra noi,
volevo rivedere il tuo sorriso, sentire la tua voce, riempirmi ancora il cuore d te.
Te ne sei andata, con un ultimo sguardo, mentre tutti ti tenevano le mani,
io non ne avevo il coraggio, eppure ho fatto 18 anni di ambulanza e di parole di conforto ne ho dette a migliaia, ho tenuto le mani ad estranei sino a quando non si sono spenti, ma con te non ne ho avuta la forza.
La rabbia il dolore mi hanno sopraffatto e tuttora la rabbia non è passata.
Ancora non riesco a guardare con serenità una tua fotografia, non ne ho appesa neanche una e mi sento in colpa, eppure non riesco a farlo.
Troppo è ancora il dolore, troppa la mancanza di te, troppa la rabbia, eppure sono grande, ho un figlio anch’egli ormai grande.
Nella tua vita hai avuto ben poche gioie e questo mi fa rabbia.
Nella tua vita hai avuto molti dolori, patimenti, rinunce, tutti i sogni infranti,
eppure ci hai cresciuto, sei sempre stata dolce e disponibile, sempre una parola buona, un consiglio per noi che spesso non capivamo, presi  dal nostro essere grandi e magari a volte saccenti.
Dicono che il tempo lenirà il dolore, la rabbia.
E allora che passi il tempo, in modo che possa guardarti con serenità, ricordare solo la gioia di averti avuto, senza che le lacrime ogni volta che mi scendono sul viso traccino cicatrici indelebili.
Un figlio.

 

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0 recensioni:

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20 commenti:

  • carlo degli andreasi il 27/10/2008 22:02
    nasciamo tutti con una gerla nella qualche impiliamo le cose della vita... ma chi più chi meno... siamo tutti cleptomani... e quando ce ne andiamo portiamo con noi cose che erano preziose per altri... specialmente chi abbiamo amato
  • Anonimo il 22/07/2008 18:49
    toccanti paroli di un addio mai detto
  • Marta Niero il 18/11/2007 13:08
    non è semplice lasciarti delle parole, non è semplice consolare con le parole, un abbraccio, una carezza sarebbero più appropriati, soprattutto se ti senti copartecipe del dolore altrui. mia mamma c'è ancora, non ha tanta salute fisica, ma ha un carattere e una forza che la rende una grande donna e il pilastro della famiglia.. non mancano i battibecchi o le litigate, ma ci sono anche i momenti di gioco, di complicità contro mio papà.. il tipico gioco di squadra .. povero, unico uomo in casa.. e non può nemmeno avvalesri del sostegno dei mei cani maschi, perchè sfacciatamente a nostro favore..
    il tuo dolore l'ho provato quando è mancata mia nonna materna 13 anni fa..è stato come perdere la seconda mamma, perchè è sempre vissuta in casa con noi e ha collaborato alla mia crescita ed educazione.. il dolore era così grande che ho chiesto ai miei di modificare la parte sopra della casa.. passare davanti alla sua stanza vuota mi era insopportabile.. così abbiamo abbattuto il muro e trasformato il piano sopra in un piccolo appartamento con una cucina.. per mesi ho ricordato il profumo della sua biancheria e l'odore dei suoi oggetti conservati, quelli del nonno, un essere speciale che non ho mai conosciuto, ma al quale sono legata(e ne sono fiera) con il nome.. il nonno era nato il 29 luglio, giorno di santa marta e così sono stata chiamata.. non ci siamo conosciuti per poco.. lui è morto in giugno, io sono nata in agosto, stesso anno.
    il nostro grande conforto è stato quello di poter cremare la nonna( io la chiamavo "nena", una parola che ho inventato da piccola, non so perchè, non l'ho mai chiamata nonna.. nonne erano le altre, la mia era NENA) e poterla seppellire con il nonno.. in vita si erano molto amati e vissuti in sintonia e rispetto reciproco.. la morte li ha riuniti.
    non voglio immaginare come sarà quando mia mamma non ci sarà più... spero tra 20 anni almeno, anche se alle volte ci strozzeremmo reciprocamente
    un abbraccio Michelangelo
  • Maria Lupo il 18/10/2007 00:42
    In questi giorni ricorre l'anniversario della morte di mia madre. In tutti questi anni avrei voluto spesso scrivere una lettera come questa, con la stessa profondità e sincerità anche se non con tutti gli stessi contenuti. Ma ero, e sono, come bloccata. Complimenti per lo stile e la capacità di affrontare un tema così doloroso.
  • Ivan il 17/10/2007 22:21
    È difficile non farsi coinvolgere, una rabbia descritta così nel profondo da fartela vivere.
  • DOMENICO DE MARENGHI il 12/10/2007 13:25
    Molto bella e molto commovente. Anche la mia se n'è andata da qualche anno, e la ricordo come fosse ieri.
    Non sono mai stato "mammone", ma lo sguardo intenso della mamma, quello sguardo che solo lei ha con i figli, mi ha fatto scrivere MAMMA e GLI OCCHI DI UN ANGELO. Se ritene opportuno può leggerle in questo sito e sul web indicato nelle note biografiche. Spero che Le siano di consolazione: i nostri cari restano sempre nel cuore e ci sono vicini, anche quando non ci sono più. A rileggerla
  • DOMENICO DE MARENGHI il 12/10/2007 13:25
    Molto bella e molto commovente. Anche la mia se n'è andata da qualche anno, e la ricordo come fosse ieri.
    Non sono mai stato "mammone", ma lo sguardo intenso della mamma, quello sguardo che solo lei ha con i figli, mi ha fatto scrivere MAMMA e GLI OCCHI DI UN ANGELO. Se ritene opportuno può leggerle in questo sito e sul web indicato nelle note biografiche. Spero che Le siano di consolazione: i nostri cari restano sempre nel cuore e ci sono vicini, anche quando non ci sono più. A rileggerla
  • Anonimo il 11/10/2007 22:37
    Certo che è un vero peccato che certe lettere vengano scritte solo dopo che le persone care non ci sono più, e intanto continuo a chiedermi perchè predico bene e razzolo male.
    Devo dire ai miei genitori che nonostante tutto quello che hanno e non hanno fatto per me, gli amo comunque.
    Prima di ritrovarmi a scrivere una così struggente lettera.
    Ciao Michelangelo.
  • Claudio Amicucci il 19/06/2007 23:09
    Ciao Michelangelo, ho perso mia madre che avevo 14 anni. Oggi ne ho 60. La ricordo a malapena e non abbiamo avuto il tempo di scambiarci momenti d'amore:almeno come si sentono da adulti. E allora è come tu dici "ricordare solo la gioia di averti avuto..". E allora via quella rabbia e ricorda il suo grande, immenso amore per tutti i suoi figli. Ti abbraccio Claudio
  • Sole Luna il 03/06/2007 11:07
    bellissima lettera, dovresti non lasciarla anonima, dedicala a lei, che sicuramente ti sta accanto tutti i giorni, e vorrebbe vedere un tuo sorriso, so cosa vuol dire perdere la mamma è un dolore e una rabbia che non passa, soprattutto in giorni in cui ti senti particolarmente giù, vorresti poter parlare con l'unica persona che sai di poterti fidare e chi meglio di una mamma.
  • Santina Luzzi il 02/06/2007 21:13
    Esprimere il dolore per me è teraupetico, aiuta un pò, complice il tempo, a lenire, non a guarire! Spero lo sia anche per te, così da poter superare questa grande perdita, fra l'altro, molto ben descritta. Ciao Michelangelo.
  • Michelangelo Cervellera il 18/02/2007 21:16
    certo che sono stato il più vicino possibile a mia madre anche quando era in vita, ma sembra di non avere detto abbastanza, di non aver fatto abbastanza ed ora che non c'è più ci si sente in colpa.
    Sono sicuro che il portare in grembo un figlio, Tuo Figlio, per una donna deve essere la cosa più bella in assoluto della vita, siete fortunate voi che potete avere queta cosa.
    Provo a guardarla con serenità, so che lei vorrebbe così, a volte riesco, per ora ancora spesso no e ancora mi sento in colpa per questo.
    Grazie Ester
  • ESTER zaniboni il 18/02/2007 19:23
    non è vero che ci si ricorda solo quando non ci sono più le persone a noi care, ma è vero che abbiamo il coraggio di parlar con loro solo... dopo. Questo ci aiuta a sentirli ancora accanto a noi.. Le gioie della vita son sicura che l'abbia avute, e sono quelle di aver accanto a lei il solo amore vero, il solo amore grande, l'amore che lei ha sentito nel suo grembo fin dal primo giorno... quell'amore che mai e poi mai la dimenticherà... Quardala con serenità perchè è quello che vorrebbe da te..

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