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Benvenuti a Bookville

Non potevo più resistere senza quel libro, non è facile da capire per chi non è un bibliomane.
Da quando era uscito "Cinquanta gradazioni di marrone", per i tipi dell'editore Feci, non riuscivo più a dormire la notte.

La storia drammatica di un coprofago, morso da un moscone radioattivo e costretto da oscuri impulsi atroci a divorare gli escrementi di qualsiasi animale purché se ne trovi, mi aveva avvinto e incastonato come un quarzo in un anello.
Ah, quale intensità di sforzo, da parte dell'autore, nel creare i contenuti!
L'uomo coprofago arrivava a cercare le deiezioni nel suo stesso corpo e arrivava a succhiarle con una cannula da flebo autoinserita (meglio non dire dove), come parte vivente di quel corpo, desiderato, brancicando nella sua intimità alchemica più oscura.
L'escremento, finché è nel corpo, è accettato: non è separato dall'unità del microcosmo; isolato spaventa e ripugna, per l'odore di un'anima denudata e anonima che esala.
Ah, che poesia, che profonde tematiche! Ah qual terrore ripugnante ma così allettante!
Le "Cinquanta gradazioni di marrone" dovevano essere mie, costino quel che costino!

Col portafoglio bello imbottito, accompagnato dal mio amico Gianluigi detto Giangi, arrivai alla nota libreria della catena "Bookville" di Milano, strutturata su tre piani e fornita di oltre 1. 035. 000 titoli di narrativa, saggistica, turismo, manualistica e una vasta scelta di libri per ragazzi; una fornita area DVD e CD, dalle ultime novità ai titoli introvabili, prodotti di cartoleria e tante simpatiche e cortese promozioni.
Mi fiondai all'interno, entusiasta, e notai contro una colonnina color seppia una pila di volumi: "Cinquanta gradazioni di marrone" in abbondanza! Che gioia!
Ho preso al volo la mia copia e in quel momento ho notato una sgargiante locandina che reclamizzava tre presentazioni di libri di altrettanti tre esordienti.
Incuriosito, salii al secondo piano per assistere alla presentazione di "Conquistala in dieci mosse", manuale per il macho nell'era del Web, scritto dell'aitante Dottor Amour, così recitava il manifesto.
Dalle scale, sentivo provenire dal primo piano una voce esile che sussurrava degli insoliti versi:

"Ciao a tutti! Mi presento:
sono Giangia Spazialia
e se avete problemi
di carenza di spiritualità,
eccovi il mio cocktail:
due barattoli di cristianesimo,
tre etti di buddismo zen;

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l'autore Mauro Moscone ha riportato queste note sull'opera

Il racconto è scritto a sei mani da: Rubrus, Hank88 e Mauro il Moscone.


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1 recensioni:

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  • Raffaele Arena il 29/11/2012 02:28
    Racconto di satira che va a colpire in pieno. Piaciuto molto.

2 commenti:

  • Raffaele Arena il 05/01/2013 20:50
    Non capisco perchè vengo fuori con anonimo, con tutto il rispetto per gli aforismi bellissimi degli anonimi il commento su è di Arena Raffaele.
  • Anonimo il 05/01/2013 20:42
    Riletto e rivissuto come "utente" delle librerie modernte. Racconto graffiante, con contaminazione di stile, lo leggi tutto di un fiato. Meriterebbe partecipazione concorso, e qui si potrebbe scrivere un altro racconto sullo stesso tema.

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