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Arrivano gli zingari
Eccoli stanno entrando, ARRIVANO GLI ZINGARI
la gente si scosta, ha paura Paura del diverso
Forse perché non usano miss dior o gucci e non hanno gli stivali
All'utimo grido? Forse per questo sono ultimi..
Eppure quest'estate quando ci avevano chiuso i rubinetti
E dovevamo rinunciare alle nostre scontate comodità
Forse non eravamo un po' così?.
Eppure di diverso non vedo proprio nulla due mani, due occhi
C'è quella donna piccolina che si mette davanti all'ospedale
E trema, ora ha smesso di tremare
Quello che al semaforo trascina la gamba, adesso sembra
Che lo regga
Quella alta dinoccolata giubbotto sulle spalle e gonna lunga
Fino ai piedi calzetti di lana colorati e ciabatte
Una ragazza di una bellezza selvaggia che lascia senza fiato
Penso se avesse quello che hanno tutti sarebbe una miss
Ma forse è questo che la rende bella esserlo senza saperlo
E poi c'è quello che suona la fisarmonica davanti alla chiesa
Qualche volta ho sentito alzare la voce contro le donne e avrei
Voluto dire qualcosa intervenire
Ma loro erano umili come non sono io e pronte ad obbedire
La legge del capo branco quello che difende gli altri
E per esserlo deve dimostrare i denti
Nella loro libertà hanno leggi anche loro e vanno
Sempre rispettate
Come l'anziana del gruppo, cammina trascinando il vestito
Ha un fazzoletto in testa e due giovani a fianco
Sono qui forse di passaggio, fino a quando non gli daranno lo sfratto
Da qualche casa abbandonata, si nascondono come cinghiali braccati
Sono qui e qualcuno si è convertito alla cosiddetta civiltà
Ha indossato abiti diversi ed è riuscito ad avere una casa popolare
Tranquilli... quelle che nessuno di noi abiterebbe
sono lontano e non sono servite sono quattro pareti
e un soffitto che fa da cielo
Fuori città ma è difficile trovare da lavorare
Una viene giù da trasanni con la corriera ma costa di più
Delle monetine che riesce a rimediare dalle persone che
Le sono ormai affezionate, io per esempio
Quando mi riportò il portafoglio che
Mia madre aveva lasciato appoggiato fuori dal supermercato
E non mancava un centesimo
O qualche vestito usato da indossare
Lo fanno per i figli li mandano a scuola
Chi darebbe un lavoro ad uno zingaro?
E allora ripartono, ripartono sempre
Sono qui per la spesa del sabato come tutti
Si qualche osso buco, merendine primo prezzo
Penso a quando torneranno e ai bambini che gli correranno incontro
Si rivolgono alle casse automatiche, loro non brontolano per contare
Le monetine ed i clienti in fila non si lamenteranno
Anche se molti stanno a debita distanza e quando vanno via
Cambiano cassa
Bambini per fortuna non ce ne sono
È molto che non se ne vedono forse qualche neonato
Attaccato al seno della madre sul marciapiede
Ma per fortuna non li fanno più mendicare o rubare
Loro aspettano a casa in Romania o dove non si sa
Loro sono i più indifesi anche al giudizio della gente
Hanno cani che si accucciano vicino al cappello e aspettano
Una monetina o dormono incuranti della confusione
Sono addestrati anche loro alla povertà
E non tirano il padrone con il guinzaglio di strass
O si rifiutano di mangiare quella scatoletta che non gli piace
Anche qui non hanno vizi
Forse uno si, che continuano a difendere da ogni giudizio, perchè l'hanno sposata e non l'hanno mai tradita
La loro libertà...
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3 recensioni:
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- Mirabile questo scritto, soprattutto per il coraggio di aver affrontato un argomento: quello degli zingari, che tra gli emarginati, sono una delle "categorie" che vengono maggiormente guardate con sospetto e di solito, non incontrano il plauso dei benpensanti; loro sono quelli che puzzano, che rubano, che sfruttano i bambini e... eppure, tu sei stata in grado di coglierne l'aspetto umano e soprattutto di notare che non sono poi tanto diversi da noi, che diamo tutto ciò che abbiamo per scontato. Hai detto bene: basta che anche nelle nostre case manchi l'acqua per qualche giorno e si assottigliano le differenze tra noi e loro...
- OCCHIO ATTENTO IL TUO... MIRABILI CONSIDERAZIONI... CIAO...
- Come hai ben condannato il razzismo.
- Scusa, non vorrei sembrarti razzista, ma ti racconto questo: c'è stato un tempo in cui ero generoso con gli zingari... tanti grazie e Dio ti aiuti. Ma un giorno ho sorpreso una di loro dire alle mie spalle; Grazie handicappato, vedessi i soldi che ho.
- Troverai tanti ipocriti plaudire il tuo scritto, ma nessuno aiutare uno zingaro se non con un umiliante elemosina.
- Bella e profonda riflessione, complimenti!


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