Il "Dr. Jekyll and Mr. Hide", acerrimo suo paziente, liberatisi, l'un dell'altro "Senza ritegno" alcuno, tentano la strada de "La felicità" pur di non dover restare "Dannati forever".
- Il dottor tenta, per "La prima volta (Che sono morto)" - dice lui - da l'insidia malefica del diavolo terreno, "L'esperienza dell'amore" asserendo: "Sai (Ci basta un sogno)" per sprigionar "Scintille" da la pietra focaia del sentimento.
- "Niente" è per lui più amaro de "La canzone mononota" del vivere solingo.
- "L'essenziale" è non rimanere a "Bocca chiusa".
"Come l'acqua dentro il mare", elegante come non mai, "Bellissimo", ferma il suo passo "Sotto casa" d'una graziosa zitella.
Nel vederla, gli si fa incontro esprimendo la sua stima: "Il bisogno di te" è tanto indispensabile, "Vorrei" portarti stasera in un night pur di restare insieme.
- Lei: "Non so ballare" e poi "Mamma non lo sa" ancora del tuo corteggiar. Scusami ho faccende da sbrigare.
Cercando di lusingarla di sole parole, le dice: "Il futuro che sarà"... solo viole germogliar vedrai. "Mi manchi". Sarai una regina libera da "I tuoi maledettissimi impegni". E non dirmi "E se poi"...
Questa, seccata, lo pianta come "Onda che vai" a...
L'indignato Dr. Jekyll allora, lanciata ne l'aria la monetina del pari o "Dispari", del vinto o del vincitore, pur di scoprire lo suo destino sostiene tra sé:
- "Quando non parlo" è meglio. "È colpa mia" se...
- Eh "Se si potesse non morire", forse ne riparlerei...