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Ballata della ruota dentata

La stella che piange tra gli occhi cerchiati, la felce che china la testa sotto le braccia divise. Quel mascara scivolato sulla bocca, quel sorriso gettato oltre la sabbia.
Un cormorano strabuzza gli occhi al petrolio che gli impastoia l'ala destra, come a dire: roba da matti. E in fondo pensa che le auto a metano siano una gran bella storia.
Il senso ti guida la mano, il grilletto sulla linea tratteggiata.
Heidegger in visita all'abbandono, il giradischi non riesce a respirare.
Le parole sono dietro il comodino, e stasera corrono più veloci di me.

 

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2 recensioni:

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  • Anthony Catanzaro il 26/11/2015 13:40
    Duliamo Ergassia è il mago del motore. E il motore della città. Non c'è automezzo in circolazione oltre i 2000 cc che non abbia subito i suoi attacchi. Spesso esplosivi. Hai una graziella sgenda? Dalla a Duliamo, cavalcherai i cornicioni. Ti serve un bolide per una rapina? Duliamo renderà imprendibile anche la vecchia Ritmo blu di tua nonna.
    COLOSIO al suo esordio davanti alla macchina da presa. Vi travolgerà!
  • Anonimo il 26/11/2015 11:15
    Duliamo è anonimo, ma non perde il vizio di convincere gli altri che lui è unico...

10 commenti:

  • Anthony Catanzaro il 25/11/2015 13:35
    Chi non capisce Carver non capisce un cazzo.
  • Phlebas Il Fenicio il 10/09/2013 16:07
    Sehr gut! Provvedo subito ^^
  • Anonimo il 10/09/2013 06:22
    Ma no, era molto serio... io non parlo di autori, di minimalismo( Carver potrebbe essere uno da leggere) o di forme letterarie nuove, futuriste... no, semplicemente notavo la sua sintesi spinta che porta comunque ad un minimalismo che poi stringe in pochi versi poetici... no, io sto facendo esperimenti di scrittura in cinque righe... solo quello. provi, se c'è poca legna si brucia poco e molto calorico, o no?... un saluto.
    P. S.
    legga un racconto molto sintetico di un amico, Fulvio Musso... l'ho postato oggi. Non è mio, sia ben chiaro.
  • Phlebas Il Fenicio il 09/09/2013 17:24
    Charles: ovviamente mi farebbe piacere, anche se non mi è ben chiaro quel "molto molto adatto", se sia da leggere in chiave "derisoria" (mi si passi il termine) oppure no. Se non lo è, dico che il mio obiettivo sarebbe di continuare a limare, a "togliere" fino ad ottenere non più prosa, ma poesia. La strada è infinita e io continuo a leggere, leggere e leggere, ma non so se ne avrò mai la capacità. Proprio per questo motivo sarei ben felice di leggere qualche opera sua o di altri autori che lei apprezza, qualsiasi cosa possa aiutare a crescere (sia per l'applicazione pratica, ossia lo scrivere, che per quella culturale) è più che bene accetta.

    Nunzio: Mah, sai, io non mi sono mai voluto nascondere dietro il "tutto è già stato scritto". In fondo, credo che tutti in ogni epoca abbiano pensato più o meno questa cosa. Eppure le avanguardie sono esistite e continuano ad esistere. Sarebbe come essere rimasti chiusi in uno sgabuzzino per duecento anni e lamentarsi se nel 2013 non riusciamo a ricevere approvazione e plauso inventando la lampadina col filamento di carbonio o il motore a scoppio. Diciamo che non mi trovo a mio agio con l'epica "tradizionale", per questo mi sono "inventato" questo modo di scrivere. "Inventato" è virgolettato perchè sicuramente ci saranno e ci sono già altri che scrivono così e meglio di me, ma ammetto la mia totale ignoranza in proposito. Non ne sono affatto orgoglioso, ma non potendo di certo inserire "gente che scrive come me però meglio" su Google non so come colmare questa lacuna. Saluti!
  • Nunzio Campanelli il 09/09/2013 14:53
    Capisco. Tutto è già stato scritto, noi non possiamo che ripetere, o, al massimo, mescolare le parole tra loro, in cerca di nuove forme. Le permutazioni però, come tu sai, sono infinite. Saluti.
  • Anonimo il 09/09/2013 12:59
    lei si è spiuegato benissimo, anche perché io ho passato le stesse strade, gli stessi sentieri narrativi... non guardi il mio nick, io sono altro autore... in questa veste sono solo commentatore. bene, posso dire che chi cerca trova... io per esempio( anzi quell'altro autore)sto vivendo una seconda giovinezza in quanto avendo sempre avuto cataste enormi di legna da ardere, addirittura mi rendevo conto che marciva e non l'avevo ancora bruciata, ero abituato a scrivere racconti con le palle, di almeno cinque pagine... ahahahah... basta, ora ho intrapreso una nuova strada: scrivo Romanzi in cinque righe... anche in quelli c'è qualcosa di demenziale... ne ho scritti 100 in sei giorni... lei sarebbe uno molto ma molto adatto a percorrere quel sentiero... anzi, lei ce la farebbe in tre righe... se vuole gliene mando alcuni come esempio... un saluto
  • Phlebas Il Fenicio il 09/09/2013 12:45
    Grazie anche a te, augusta ^^
  • Phlebas Il Fenicio il 09/09/2013 12:41
    Apprezzo il commento. Il difficile è riuscire a trovare una forma espositiva coerente con l'idea ma al tempo stesso evitare di riciclare dopo tre righe. Apprezzo in particolar modo la questione degli schizzi sulla tela, visto che in effetti è, per certi versi, quello che cerco di fare. Concordo anche sulla legna da ardere. La mia è giunta al fondo con il mio inverno. Questo era anche un tentativo, evidentemente fallimentare, di alzare due spicci per comprarne dell'altra, se capisci cosa intendo. Grazie per il tuo tempo, un saluto.
  • augusta il 09/09/2013 12:38
    non ti aspettare da me commenti alto locati come quì sotto charles...(che lui è in grado di fare perfettamente e anche bravo).. a me piace come è scritto.. 1 beso...
  • Anonimo il 09/09/2013 12:31
    Originale, niente di più... come uno che getta schizzi di colore su una tela. È che il trasporto del lettore non c'è, e nemmeno pathos, condivisione... il lettore alla fine se avesse davanti a sé l'autore, gli direbbe: ah sì, sei sicuro?... un saluto.
    P. S. invece le capacità letterarie, intese come correttezza dell'esposizione, apparentemente ci sono. È che per esserne sicuri servirebbe un brano corposo, serio, ben articolato... ma capisco che non tutti hanno legna da ardere nella loro legnaia.

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