Apre il quaderno di Paul una foto di Emy in bicicletta, che mi guarda sorridente con il capo leggermente inclinato in quella tipica espressione che era di sua sorella Mariella, il ciuffo di capelli scuri a ricadere sull'occhio destro e gli occhiali ovali ed ampi, non riescono a nascondere il guizzo divertito del suo sguardo. Emy, ci provava a mettersi a dieta ma non ci riusciva mai. E così in quella foto pedalava e pedalava...
Proprio quel giorno si era così rallegrata per le poesie che le aveva inviato "Scheggia" - era questo il soprannome che avevano dato a Paul, alto e magro dinoccolato, che con il suo passo lungo e leggero sembrava volare sul sentiero che lo portava a casa da scuola - perché in tutto quel tempo non si era resa conto che lui provasse un sentimento così forte per lei. O almeno questo era il dubbio che le sorgeva ora alla mente, visto che non riusciva a comprendere il senso di quelle poesie così appassionate. Erano una dedica per lei o semplici riutilizzi di qualcosa che aveva pubblicato in passato?