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Agente segreto

Nel paese quasi tutti lo conoscevano con questo soprannome che lui stesso si era procurato raccontando a tutti delle grande fesserie. Ma le raccontava con tale dovizia di particolari che sembrava che tutto fosse veramente successo. Nei suoi discorsi alternava le missioni segrete all'estero alle grande battute di pesca e di caccia. Era uno spasso sentirlo parlare mentre con i suoi voli pindarici spaziava da un continente all'altro: dalla Patagonia al ponte del Tibet. A volte scompariva per interi mesi e quando riappariva assumeva l'aria tutta affaticata di chi ha fatto lunghi viaggi.
Era un tipo particolare, di corporatura robusta, calvo e con un'andatura molto spedita che era difficile stargli dietro.
Una sera d'estate, mentre eravamo seduti a una panchina al fresco, arriva lui e comincia a raccontarci di un'avventura che gli era capitata in Tibet, mentre attraversava un ponte sospeso. Una bambina aveva messo il piede su un'asse marcio ed era caduta; si reggeva solo con una mano. Lui pronto si lanciò verso di lei, l'afferrò e la portò in salvo. Naturalmente abbiamo elogiato il suo gesto mentre qualcuno si era allontanato perché non riusciva a trattenersi dal ridere.
Un giorno parlando delle sue future missioni mi disse che doveva recarsi in Australia e allora io, per accertarmi se veramente facesse questo viaggio, gli dissi: - Se vai in Australia mi devi portare l'opale.
- Che cos'è un dolce?
- No, è una pietra preziosa che si estrae in quel continente.
- Ah!! Ho capito. Non ci sono problemi, te la porto senz'altro. E così ci lasciammo.
Io non so se sia andato veramente in Australia, dove aveva un fratello che era emigrato tanti anni prima o se fosse andato a Milano dove aveva altri fratelli, fatto sta che un pomeriggio me lo vedo arrivare a casa mia con un pacchettino.
-Ecco la tua pietra, cioè l'opale. Ho faticato a trovarla, ma alla fine ci sono riuscito.
Aprì l'involucro e con mia sorpresa trovai dentro un pezzo di pietra con all'interno delle bellissime venature di blu chiaro e scuro. Ringraziai il mio amico il quale volle dare sfoggio della sua cultura e mi aggiunse:- Tu lo sai che coloro che estraggono questa pietra vivono in paesi sotterranei.
-Si, e per quale motivo?
-In quei posti fa molto caldo e così loro hanno pensato che vivere sotto terra sarebbe stata la soluzione ideale.
Non seppi cosa rispondere in quanto non ero documentato, ma mi promisi di accertare questo fatto. Infatti dopo, su internet, scoprì che la cittadina di Coober Pedy, nell'Australia meridionale, era situata veramente sotto terra. Lì vivevano le famiglie dei minatori che si dedicavano all'estrazione dell'opale. Io penso che il mio amico abbia saputo questo da qualche suo parente che vive in Australia o che l'abbia letto su qualche enciclopedia.
La cosa sorprendente è che parlare con lui è come leggere in un libro aperto.

 

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2 commenti:

  • Anonimo il 30/11/2013 19:49
    ops... volevo dire "bizzarri"
  • Anonimo il 30/11/2013 19:47
    In quasi tutti i paesi di provincia ci sono questi personaggi bizarri. Il tuo amico era un mitomane, ma simpatico.
    Il tuo racconto mi è piaciuto,è ironico e si legge in modo scorrevole

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