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Il cammino della vergogna

C'era una volta una 24enne... che tutti prendevano per 17enne... e in realtà, diciamo la verità fino in fondo, non le dispiaceva affatto.
Questa 24enne è un vulcano di idee, ma ha seri problemi ad organizzarle; ci vorrebbe un archivio mentale ( ma cazzarola perché mai nessuno ci ha mai pensato???) dove immagazzinare tutte le idee e dividerle ordinatamente per concetti e tematiche. Già il fatto che si è pronunciata la parola ORDINE nella sua testa vuol dire che è una cosa puramente utopica e impossibile da realizzare. E vabbè...
Ma partiamo per ordine (ahah)... Io volevo raccontare una storia oggi... Una bellissima storia chiamata "Il cammino della vergogna".
Questa ragazza, a cui daremo il nome di Gin (sempre lo stesso per intenderci) è, o per lo meno ERA fino alla notte scorsa, in una seria situazione di astinenza cronica, e vorrei sottolineare il fatto che si parla di questa astinenza come se fosse una malattia più che mortale. Un bel giorno decise di accettare l'invito ad una cena di leva, proprio perchè non partecipava a questi eventi da almeno un lustro di tempo, o forse più. E beh, senza togliere un po' di timore e paura iniziali, pensò che potesse essere una bella idea per cambiare un po', e perché no, magari pure divertirsi!
Ma iniziamo per gradi. Non avendo mai, e sottolineo MAI più partecipato ad eventi del genere non aveva assolutamente idea di cosa mettersi addosso, né tanto meno qualcuno a cui chiedere, qualcuno per orientarsi, nulla più totale. Quindi si optò per un vestito vedo non vedo, seguendo la classica regola del "scoperto sotto, coperto sopra", classica scusa per non uscire completamente nuda a meno dieci gradi sotto zero, per intenderci. Se la scelta del vestito fu ancora una scelta piuttosto semplice nel complesso, anche perché mille strabordano nel suo armadio, i soliti due mette sempre; la scelta delle scarpe fu un vero e proprio inferno. E come si fa ad azzeccare le scarpe al primo colpo???
Questo accessorio deve soddisfare sempre troppe aspettative fondamentali, anzi oserei dire vitali, nella vita di una ragazza. 1 Devono essere belle 2 Devono andare bene con il vestito, quindi eleganti ma non troppo esagerate 3 Devono avere il tacco alto per nascondere l'elevata nanezza (l'avete colto il gioco di parole..?), ma non troppo perché devo comunque saperci camminare, si mettono ai piedi apposta!!
In definitiva mission impossibile...
La sensazione di ansia/panico totale era piuttosto elevata nel momento in cui percorreva dall'alto dei sui 10 cm di tacco la distanza che la divide da casa al bar dov'erano previsti gli aperitivi. Mille pensieri ovviamente disordinati le affollano la mente, come uno stormo di uccellini volano ai 200 all'ora in uno spazio ristrettissimo come uno sgabuzzino buio. Accecati da un piccolo spiraglio dal quale proviene un filo di luce brillantissima sbattono l'uno contro l'altro violentemente. Bam, Bam, Bam e Bam.
Beh, se in quel momento qualcuno le avesse chiesto la fatidica domanda "a cosa stai pensando?" non sarebbe comunque riuscita ad arrivare ad una soluzione.
Qualcuno sa spiegarmi il perché alla buon ora delle 7 di mattina Gin chiudeva i suoi bei occhioni in un letto matrimoniale, che non è decisamente il suo, in una stanza carina, accogliente, ordinata, che chiaramente non è la sua???

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1 commenti:

  • stella luce il 23/01/2014 09:44
    ... divertente lettura... esiste la vergogna se si pensa che ciò che è stato fatto lo sai, altrimenti più che vergogna direi imbarazzo per essere osservato alle 7 di mattina in un abito che forse non è proprio da passeggiata col cane,,,,,,

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