Quel Maggio aveva saputo darmi un rien di nuovo.
Le foglie morte dei viali danzavano alla ricerca di nuova linfa.
Parigi, altro che sogno.
Giovani, Idee, Dialoghi, Cultura, Civiltà.
La Ville Lumière una dolce amante.
La Solidarietà, fulcro di una società più giusta.
I Sangue blu soleano mangiare pane e formaggio.
Essi avevano creato la letteratura e lo sapevano.
Anch'io mangiavo pane e formaggio, ma il mio sangue era fuliggine.
Smith: Un Gigante!
Marx: Un Nano!
La Reazione era in agguato.
Gli Studenti francesi sfruttavano ogni pretesto, per cacciarci
dalla mensa universitaria dalle parti di Mabillon..
Il couscous de Boulevard Saint-Michel era meno saporito.
"Voyage au bout de la nuit" nella testolina e Ferdinand... il mio Dio..
L'anima del Sessantotto era la sua, solamente che, ancora una volta,
lo avevano tradito. Sartre poteva raschiare il barile.
L'arcata del Carrousel è l'albergo meno caro di Parigi, anche se scomodo.
Scomodo per gli spifferi e per l'umidità dell'acqua della Senna.
Bello stare con i Clochards e tanto da imparare, anche da loro.
Il tutto accadeva là, dove la libertà di pensiero era più bella che altrove.
Lì, a Parigi, nell'Atélier delle illusioni, i giovani francesi ci avevano provato.
Questo era bello.
Gli adulti avevano mollato un po' del loro potere e avevano vinto.
Questo era brutto.
La sera, mi accucciavo sulle rive della Senna e tutte le stelle erano amiche.
Monique mi aiutava a contarle.
Ci crogiolavamo, aspettando il domani.
Il lungo abbraccio e l'addio, davanti la casa di un certo Sthendal a Grenoble.
Sullo sfondo, il cappello bianco dell'Alpe d'Huez.
L'acqua dell'Isere, il verde fiume, continuava a fluire, come se niente fosse.
Alla Masseria, il solito tran tran.
Mia madre stirava le camicie e ogni tanto se ne usciva con qualche battuta:
"Sono vecchia e non ce la faccio più ad accudirti, trovati una moglie!"
Non era vecchia e non mi accudiva.
Voleva avere semplicemente una nuora e altri nipotini.
"Si, Mamma, appena capita l'occasione giusta."
Tutta contenta, preparava pasticcini e caffè.
Va da sé, che la moglie volesse scegliermela lei e va da sé, che a me stava bene.
Rien à faire!
La scelta fu fatta da una ragazza i cui lineamenti erano di una bellezza greca.
Aggiungeteci che preferiva conversare in francese e che amava leggere Céline.
Capitolai senza colpo ferire.
Mia madre ebbe la nuora e qualche anno dopo, un paio di nipotini.
L'altro giorno, la mia dolce Metà: "Mi sono stancata di stirarti le camicie."
"Ho capito, devo cercarmi un'altra moglie"
"No, devi imparare a stirarle!"