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L'odore

Luca non era un parrucchiere. Luca non era gay. Luca era un angelo androgino. È questo che noi amici abbiamo sempre pensato di lui. Lo pensiamo anche adesso che lui non c'è più.

Qui all'Arcigay di Lecco, il "Renzo e Lucio", ha lasciato un vuoto incolmabile. La cosa che fa più rabbia, sempre che in questi casi si possano fare delle classifiche, è come l'intera vicenda, nella triste italietta, in cui viviamo, è stata mediaticamente trattata. Sì, è come se l'avessero ucciso due volte il nostro piccolo angelo di soli vent'anni.

Tutto è successo esattamente una settimana fa. Era ufficiale, Luca, il nostro amico di cazzate e compagno di battaglie di civiltà era stato ritrovato morto ; il corpo senza vita gettato in un canneto del lago di Annone. Sono stati dei giorni difficilissimi... la scomparsa, la paura, la speranza... poi noi, i suoi amici - la sua famiglia-, veniamo a scoprire che il suo morbido e roseo corpo di fanciullo non ancora del tutto adulto è stato ritrovato privo di vita poco distante da qui, di fatto sulle rive di un lago che è tutta una villa privata, una recinzione, insomma anche abbastanza difficilmente avvicinabile... assurdo!

Quando ho saputo del ritrovamento, mi si è spappolato il cuore, sbriciolato... ho chiamato in preda ad un attacco d'ansia tutti: il Gianni, il pennellone... tutti ammutoliti, roba da non credere, ma, purtroppo, era tutto vero.

Pare che sia impossibile spiegare l'inspiegabile. Tutto per noi aveva assunto un alone di surreale, come un paesaggio brianzolo circondato e avvolto dalla nebbia. All'inizio si era parlato di un efferato atto di omofobia. Poi parlarono di una pista passionale, di un "amichetto" assassino- che termine orribile "amichetto". Noi non capivamo nulla, ai nostri occhi tutti quei giornalisti sembravano marziani che parlavano una lingua troppo diversa dalla nostra.

Poi ci venne in mente che Luca effettivamente in quei giorni aveva iniziato a vedersi con un nuovo boy. Era sempre stato sfigato in amore. Era come se si sentisse attratto dai casi umani. Certo è brutto da dire, soprattutto adesso, ma davvero Luca sembrava riuscisse ad amare solo ragazzi altamente problematici. Del resto lui era così buono... forse troppo... e da noi si dice che chi è troppo buono è anche troppo coglione. Luca aveva iniziato a frequentare Matteo, un tossico con dei piccoli precedenti con la giustizia. Noi avevamo provato a metterlo in guardia. Ma lui non era uno che si fermava alle apparenze... e inoltre sembrava così felice, ed era bello vederlo felice dopo che Francesco, il suo ex si era da poco tolto la vita, perché nonostante tutto, ancora si sentiva, in quanto gay, come un alieno tra la gente "normale", e il nostro Luca sentiva sensi di colpa profondissimi, perché in qualche modo gli sembrava di non "averlo protetto" abbastanza.

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4 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • silvia leuzzi il 26/02/2014 22:07
    Ciccino di zia tua, bello questo racconto, c'è un piccolo refuso alla fine. La lettura è scorrevole e molto attuale, i miei dispettosi e simpatici complimenti. Bacio

4 commenti:

  • frivolous b. il 27/02/2014 08:47
    più che un piccolo refuso, un refusone!!! Kmq grazie silviè sei la numero 1... e un grazie anche agli altri ovviamente!
  • oissela il 27/02/2014 06:09
    Brano meritevole di attenzione e riflessione.
    Oissela
  • gianni castagneri il 26/02/2014 16:29
    storia terribile e purtroppo vera! bellissimo quel ragionamento su "l'odore dell'amore"... in effetti e' proprio cosi'!
  • Chira il 26/02/2014 14:10
    Storie sempre più attuali, purtroppo e che non badano al sesso. Bel raccontare e quell"odore dell'amore" è magnifico. Ho sempre pensato che prima dello sguardo è l'odore dell'altra persona che ci prende.
    Chiara

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