E poi arrivano certi notti che mai avresti immaginate.
Il letto è di rovi e non si dorme quando si sa che non si potrà più sognare.
Ancora ho il freddo addosso delle sue parole ma specialmente dei suoi silenzi.
Non serve a nulla donare amore, non ti crederanno mai perché prima hai amato e sbagliato. Non sei affidabile, non ti perdonano.
E la notte aspetta l'alba ad occhi umidi, svegli più che mai a scrutare certi amori a termine perché rubati; cresciuti in mezzo a bugie hanno respirato falsità per vivere la loro verità. Per quanto ci si sforzi a tenerli in vita muoiono: le loro radici sono nella sabbia della disperazione e sono annaffiati da lacrime.
Fino a ieri blah blah di frasi di miele, cuoricini sparsi fra le parole eterne e stasera... un refolo d'incomprensione ha spazzato ogni cosa, per stupida gelosia che acceca e porta follia..
La felicità non è stata mai per me, quando l'ho intravista mai mi sono illusa... sarebbero stati solo istanti, più veloci della luce.
Notte bianca, dove la ragione finalmente toglie la benda dagli occhi e mi sussurra "guarda" e "basta". Ormai è tempo di essere me stessa soltanto, Venere non può essere più mia complice, mi devo bastare, baci e carezze non sono più per me, che vadano da chi ne ha sempre avute e staranno in migliore compagnia.
Forse ancora un'ora e la luce sarà a donarmi pace almeno alle membra. Mi piace riposare quando attorno sento scorrere l'altrui vita, m'illudo che qualcuno vegli per me e va via la paura di addormentarmi senza sognare.