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Dal buio alla luce (Striptease dell'anima)

Se denudi l'anima (solare striptease!) non deludi la vita...

Dal buio alla luce

Ben 5 miliardi di anni fa o 50 milioni di secoli addietro che fan 5 milioni di millenni, con lo scoppio del big bang, nebulosa vagante nel vuoto abissale, suonò il gong temporale e venne alla luce l'universo spaziale nel suo ristretto ambito materiale. Tra neutroni e protoni con moto di elettroni era tutto un caos donde esitò il cosmo con l'ordine astrale del sistema solare.
Fu l'elementare idrogeno, nobilitandosi in elio, a dar fuoco al sole mentre insieme all'ossigeno scatenava l'acqua per raffreddar la terra nel suo nucleo incandescente.
Sull'acqua bollente di questa piastra rovente si calarono, poi, in cottura molecole gassose e carboniose, e dal brodo primordiale, vera miscela minerale, si approntò la vita vegetale.
Solo l'elio, l'argo e il neon, gas nobili, si sollevarono da terra e presero le vie del cielo, mentre l'idrogeno, invero il più leggero, si combinò con tutti e davver ne fece tante.
Acqua santa a parte, con l'azoto generò l'ammoniaca, gas di odor pungente, con lo zolfo l'acido solfidrico, un gas dal fetor penetrante e con il carbonio il metano, un gas asfissiante tanto energizzante.
Sulla terrena piastra, non più rovente, infine, l'acqua bollente divenne termale, poi naturale e finanche minerale con le sue tante bollicine, e fu da qui che, a fuoco lento sulla fiammella solare, veniva alla luce la vita vegetale, ponendo le basi dell'animazione con l'ossigeno per la respirazione e l'ozono per la protezione.
Nacque così la vita sulla terra da un freddo processo chimico di ossidoriduzione per moto di elettroni con sintesi di glucosio, poi piruvato indi decarbossilato donde l'acetil substrato infin fosforilato fino all'adenosin trifosfato (ATP), centrale energetica della vita scaturita da una base azotata e uno zucchero pentato, quel ribosio nucleico finanche respirato.
Ed era così che l'inerte materia prima si organizzava in veste cellulare, poi si duplicava (mitosi)indi si riproduceva (meiosi), infin si autoregolava con i glucidi energia corrente e moneta contante per la respirazione, con i lipidi olio lubrificante per la permeazione e grasso della materia pesante, e alfin, con i protidi, illuminata matrice pensante dall'alto del DNA per l'informazione e dell'RNA per la riproduzione.

 

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4 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 01/05/2014 09:10
    Dal tuo dottorato un lascito di saggezza... Dal buio la luce... Dalla tempesta la quiete... Dall'anima l'amore... Una catena per crescere... IL MIO ENCOMIO E IL MIO AUGURIO DI UN SERENO PERCORSO MAGGIOLINO

4 commenti:

  • Francesco Andrea Maiello il 02/05/2014 05:29
    Cara Ellebi, anche sulla creazione ho scritto qualcosa (L'arte suprema) che ti invito a leggere, qui c'è la prima parte...
    Il primo giorno dell'atto creativo
    sul buio delle tenebre dell'abisso,
    con la materia informe vagante al caso,
    il Supremo Sol profferì sia luce
    e luce fu in questo immenso caos.
    Nel secondo giorno creativo
    l'Eccelso Fattor separò la distesa
    celeste dall'azzurro marino
    donde emerse l'asciutto
    della crosta terreste e così
    con cieli e mari fu terzo giorno.
    Con le erbe a far semenza
    originò la vita vegetativa
    e, con prati verdeggianti, alberi
    fruttificanti, fiori variopinti
    dai profumi inebrianti, d'emblée
    fu vegetazione lussureggiante.
    Nel quarto giorno il Supremo Autor
    dipinse il firmamento con la luna
    e tante stelle e alla maggiore
    ordinò di presiedere al giorno...
  • Ellebi il 02/05/2014 01:38
    Magnifica esposizione (e dotta) sull'origine dell'Universo spaziale, e dunque dal buio alla luce. Caro Francesco Andrea, possiamo ulteriormente semplificare: "In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre coprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Dio disse: Sia la luce!, E la luce fu." Un saluto.
  • Francesco Andrea Maiello il 01/05/2014 12:06
    Il mese di maggio, caro Michele, mi sta molto a cuore perché il 22 (S. Rita) è nato mio padre Angelo Raffaele, l'8 (supplica alla Madonna di Pompei) mio fratello Mario e a breve nascerà il mio primo nipote! In riferimento al nero carbone, passando alla giusta considerazione dell'amico Vincenzo, il carbonio quando invecchia, come il buon vino, acquista più valore e diventa diamante!
  • Vincenzo Capitanucci il 01/05/2014 09:57
    spogliandosi in luce... il nero carbone... si scoprì diamante..

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