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Dio è morto

PRODROMO
Ma sì...
potremmo fare l'ipotesi che l'orologiaio ci sia stato davvero, ma che sia ormai morto...
l'orologio sopravvive all'orologiaio ma...
ma non potrà mai avere risposta dall'orologiaio medesimo, ormai morto...
- Orologiaio, o padre nostro, di noi orologi, che così diligentemente facciamo tic-tac tutto il giorno e tutta la notte, dicci (perchè noi non lo sappiamo, non ce la facciamo a capirci), dicci... come ci hai fatto, come siamo fatti?...
Ma l'orologiaio è morto, l'orologiaio non risponde...

LA VERITÀ
Dio morì nell'Apocalisse, noi siamo quel che resta del Suo cadavere... gli orologi ormai orfani...
Dio, il Grande Spirito Coordinatore del tutto, esplose, forse per un errore divino, una sbadatezza... L'Apocalisse lo distrusse e con Lui tutto il Suo Creato...
Il Grande Scoppio... L'Apocalisse... La morte del Dio degli orologi...
E in questa Apocalisse appena consumata, dalla polvere del Dio morto, così come dai brandelli del greco Urano, qualche rotellina ancora riuscì a girare...
- Ciao, radiolaro, ma và, non dirmi che dopo tutta questa Apocalisse ce la fai ancora a girare nel verso giusto...
Qualche rotellina riprincipiò meccanicamente la vita, nel caos della distruzione finale...

EPILOGO
- Particella e antiparticella, spin antiparalleli, cariche elettriche che si compensano, ma allora anche per la gravità...
- Già, forse, anzi è molto probabile che quel Birbante (Dio) avesse previsto la possibile Apocalisse, e così avesse concepito il mondo e se stesso: capace di ritornare per implosione successiva a resuscitarsi automaticamente...
- Grandioso... proprio un progetto da Dio, il Suo, di infilare nell'infinitesimo della sua creazione il principio di sicura Resurrezione...
- Anche abbastanza egoistico però, se ci pensi, un po' come il faraone che pensava principalmente a resuscitare se stesso...
- E noi, poveracci, poveri radiolari, trottoline, orologi che ticchettano e basta...
- E noi poveracci a mangiarci gli uni con gli altri, per sfamarci... e a consumare incensi per elemosinare un po' di verità...
- Però quel Dio doveva avere davvero un gran concetto di sé...

MORALE DELLA FAVOLA
- Sarebbe bene mettere negli oggetti che costruiamo tutti i disegni e i dati di progetto della loro costruzione... così che anche una sveglia più curiosa possa leggere in se stessa la sua storia senza sentirsi orfana e abbandonata...
- Sarebbe bene trovare al più presto quei piani di costruzione anche in noi stessi, magari ci sono da qualche parte, per sapere la verità, per metterci finalmente l'animo in pace...
- Chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo...
- Basta, per piacere, non lo dire più, che mi fa innervosire (tic-tic... tac-tac...)

 

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2 commenti:

  • Ellebi il 06/05/2014 00:34
    Anche per me è un ottimo brano, fantasioso ma ben congegnato e in fondo molto serio, poichè il problema non è Dio, ma siamo noi, che continuamente ci dobbiamo chiedere chi siamo e dove andiamo. Complimenti e saluti
  • Anonimo il 05/05/2014 17:14
    lo trovo interessante originale e scritto con competenza

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