Dai mie ricordi, la zona è sempre stata pedonale. L'edicola con i suoi giornali e riviste porno è ancora lì mentre già da qualche anno non c'è più la libreria. La amavo col suo odore di carta ed umido, amavo l'inchiostro che riempiva le scaffalature: queste erano ridossate su entrambi i lati della stanza a pian terreno... pareti che ti indirizzavano verso l'unica finestra da cui ammirare la città antica, mentre questa spiava te rinchiuso in quell'angolo di mondo: un mondo vivo di emozioni, luoghi colori, dove il tatto accompagnato all'olfatto rendeva viva la carta... la carta come una seconda pelle. Dietro il bancone si scorgeva un arco ed una piccola scaletta che portava in una stanzetta colma di ulteriori racconti... ed ancora adesso che la libreria non c'è più , quando passo lì dinanzi, mi soffermo un attimo e cerco di rimembrare l'avvolgente odore di carta umida, la sensazione che i libri siano ancora lì per la curiosità di una ragazzina.
Il racconto è terminato ma le emozioni non terminano mai, si conservano in qualche angolo del cuore e della mente e si ripresentano quanto meno te lo aspetti.