UN AMORE GRANDE
Lo avevo conosciuto una sera d'inverno, i nostri sguardi s'erano incrociati e fu amore a prima vista. Era come se all'improvviso m'avessero fatto un dono prezioso. A volte nei primi mesi del nostro rapporto mi sentivo turbata e combattuta tra due affetti, il suo e quello di mio marito, mi veniva una gran tentazione di fuggire e di raccontare a qualcuno il mio tormento. Spesso bastava un piccolo rumore o l'abbaiare di un cane a farmi salire la rabbia e la tristezza, ma con uno sforzo estremo riuscivo a contenerla in silenzio. Allora andavo a cercare la mia gatta e l'accarezzavo appoggiando il capo sul suo collo morbido.
Avevo trovato una casetta in campagna, apparteneva ad un'amica."Ti do le chiavi, fanne ciò che vuoi" mi disse una mattina che venne in ambulatorio" tanto in campagna nessuno vuole più andarci!" Ricordo la felicità nel sistemare quel piccolo nido, le carezze, i baci. Ci vediamo tutti i giorni; con la scusa delle visite domiciliari, vado a trovarlo la sera, non mi trattengo molto ma la felicità accompagna le nostre risate e alita su di noi, solenne, accelerando i battiti dei nostri cuori. Al momento del commiato i suoi occhi diventano tristi e io ho il cuore stretto. Mio marito sospetta, mi controlla il cellulare, mi chiede sempre quando ormai sono sull'uscio di casa: " Anche questa sera visite urgenti?" Io rispondo noncurante del sospetto : "Si, anche stasera!" Passo di corsa al supermercato e via in campagna dove lui mi attende. Sono passati mesi, nonostante tutto l'amore non è cambiato. Da circa un mese, qualcosa tra noi è successa... lui si è ammalato ed io sono letteralmente disperata. Sono triste, so che morirà. . non mi guarda più in faccia, se lo fisso negli occhi li ritrae... perché? Ha iniziato a rifiutare il cibo, ma, nonostante tutto ha ancora la forza di scodinzolare al mio arrivo.. povero cucciolo!