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Il caffè
Yuri ed Eva entrano frettolosi in un bistrot;è poco accogliente ma non hanno molto tempo. Si siedono intorno ad un tavolino tondo: " Eccoci finalmente" dice Yuri" è da tanto che ti volevo vedere".
Eva severa: "Purtroppo non posso liberarmi facilmente di mio marito, dopo tanti anni di matrimonio è ancora geloso. Ma dimmi di te".
"Mi annoio a morte, penso di ricominciare a viaggiare con il mio camper appena la stagione lo permette".
La porta del bistrot sbatte, Eva si gira di scatto ed irritata dice ad Yuri: "Ecco una rompiscatole, speriamo non venga qui!"
Si chiede intanto se è il caso di presentarla ad Yuri e quindi, agitata, chinandosi verso l'orecchio dell'uomo, dice sottovoce:Scusami, ti rubo un attimo per un saluto!"
Eva si avvicina al tavolo di alcuni giovani silenziosi.
" Ciao, ma tu sei Mafalda, vero? Mi riconosci?"
Mafalda un po' imbarazzata: "Sì e no".
"Sono stata la tua professoressa di greco al liceo, ricordi?"insiste Eva.
"Ma sì certo si accomodi"ed indicando con un gesto lieve della mano dice: "Dino mio fratello ed Andrea". Eva stringe le due mani con energia.
"Ciao, non sapevo tu avessi un fratello. Comunque ora che vi guardo siete identici."
Mafalda disorientata arrossisce: "No, mio fratello è l'altro."I due giovani uomini guardano sorpresi.
Eva fingendosi distratta: "Ma certo."
"Aspettiamo un nostra amica, ah! Eccola!"dice Mafalda
Attraverso la porta a vetri entra una giovane:sguardo basso, occhi cerchiati.
Rosa si siede al tavolo dopo un rapido saluto ad Eva che dopo un "Buongiorno, ragazzi"si allontana.
Intanto, Irma, la rompiscatole, è in piedi e si è fermata a parlare con Yuri.
"Yuri, ma che sorpresa! Come mai qui?"
Yuri visibilmente turbato.
"Ehm, devo incontrarmi con una persona, non mi aspettavo di vederti ancora, ti sapevo all'estero, come stai?"
"Bene! Sono tornata ormai da più di un anno! E tu? In tutto questo tempo non mi hai mai cercata".
"Sai il lavoro, le vicende di casa... proprio giorni fa ho visto delle vecchie foto e c' eri tu!
Irma lo guarda con aria nostalgica, occhi luminosi mentre Eva si avvicina infastidita.
"Ah! Irma, tu qui? Conosci Yuri?"le dice seria.
Yuri imbarazzato ed incerto: "Prendiamo qualcosa da bere.
Siediti Irma."Dice deciso.
Irma rivolgendosi ad Eva come a scusarsi: "Sai eravamo compagni di corso all'università a Firenze."
"Ma poi ti sei laureata?"le chiede interessato Yuri.
"Sì, dopo che tu sei partito ho fatto tutto in fretta, finito gli esami in pochi mesi e laurea."
Eva osserva annoiata.
Arriva Clea, la cameriera, :calze a rete rosse, minigonna nera, camicetta attillata, trucco pesante, capelli raccolti in modo disordinato sulla nuca. Brusca"Cosa prendete?"
Yuri, Irma ed Eva ordinano una birra, un caffè , un orzo.
Clea se ne va con evidente nervosismo non prima di aver lanciato una lunga occhiata ad Yuri.
"Spero che la birra sia fresca"dice l'uomo.
Irma per rompere il ghiaccio: "In questo bar il servizio è scadente, tutte romene
inesperte, ma le scelgono per il bel faccino ed altro..."
Intanto Eva cerca nervosa il telefonino nella grande borsa: "Ma Yuri, è già passata mezz'ora ed io devo rientrare per le sei, che si fa?"esclama.
"Non ti preoccupare abbiamo ancora un po' di tempo" risponde rilassato Iuri.
Arriva il vassoio sul braccio di Clea che sgarbata serve con gesti veloci.
Irma zucchera il suo caffè, poi beve."Devo scappare ma mi piacerebbe rivederti"
dice fissando Yuri. Appoggia lentamente la tazzina, poi"Come ti rintraccio?"
Yuri"Dammi il tuo cellulare".
Si scambiano i numeri mentre Eva inghiotte l'orzo bollente.
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1 recensioni:
- Sì è volutamente maligno per mettere a fuoco il personaggio di Yuri, grazie per il commento
- Divertente anche questo, racconto malignamente del tutto femminile. Complimenti e saluti.
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