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La duchessa del Break the ice e il suo prescelto (Rosalba volpe)
L'unico legame con il proprio ingombrante passato da dimenticare è questo:il gesto di infilare le chiavi nella serratura. Un gesto, questo, che le ha sempre procurato angoscia. Primo perché non si ricorda mai da che parte girare per aprire o per chiudere, cosa, che inevitabilmente, le fa perdere un sacco di tempo, a lei, che di tempo da perdere non ne ha, mai. E secondo perché ha da sempre vissuto le chiavi come un simbolo di responsabilità "scottante", troppo scottante per una sbadata cronica come lei, che le ha sempre perse in qualche angolo remoto della sua borsa, ovviamente, quando le è anche andata bene...
Sta volta ce la fa e così riesce a penetrare dentro al primo colpo. E ora si trova all'interno del suo appartamento, a casa sua. Che, di fatto, è un superattico nella periferia di Monza-città, e l'unico motivo per cui non si trova in pieno centro è perché lei ha voluto così. In fondo la periferia le dà più un senso di "campagna selvaggia" che la fa impazzire. Anche perché, poi, si trova sempre e comunque a due passi dalla stazione dei treni, che un tempo le era così utile.
La nuova lampada al neon in cucina, accidenti a lei, fa ancora le bizze. Sberluscia un po'. Sembra una lucciola impazzita. Rosalba Volpe con calma e nonchalance si toglie una zeppa tacco dodici-perché lei sa che altezza fa mezza bellezza, e soprattutto se finta- da uno dei suoi non certo piedini e ne tanto meno di fata, e la lancia contro il nuovo lampadario, stabilizzandolo.
Le sarebbe dispiaciuto cambiarne un altro, con quello che le era costato... così moderno e all'avanguardia!
In casa sua c'è il tipico odore del gallo castrato, ovvero un aroma vanigliato misto a un non so che di muschiato: un vago sentore di dolce biscottone nauseante. Tutto è finto in questa casa persino la proprietaria.
Rosalba si lascia avvolgere e coccolare da questo suo odore caldo e appiccicoso. E ora, alle 2:00 del mattino, grazie a "cazzo de Buddha" nessuno dei suoi cicisbei le sta rompendo le ovaie, che lei comunque non ha, per questo lei si può godere in santa pace un privilegio che solo il suo nuovo status le può concedere: la solitudine, quella beata e santa di chi in realtà non ha più bisogno di nessuno, pur, apparentemente, dipendendo da tutti.
Che poi a essere onesti, in realtà, sola-sola non è. Ogni stanza del super-mega-attico infatti ha il suo bel acquario contenente pesci esotici e non. Per non parlare delle sue tre gioie, le cocorite: Luisella, Rossella e Lucilla. Senza contare, che poi c'è lei, la gatta del suo cuor: Penelopa! Una trovatella con il pelo tutto maculato, così chiamata dalla sua padrona in onore di una gatta alla quale era stata molto affezionata, e che le pareva fosse appartenuta o a sua mamma o a suo fratello, non ricordava più... ricordare le cose, certe cose, le risulta ancora difficile.
Penolopa a parte, però, Rosalba non si occupa personalmente dei suoi animali, questo perché gli animali la annoiano. E è per questo che per occuparsi di loro ha assunto tale Mamita Dorita, una pazza di origini brasiliane, tutta cinquant'anni e menopausa, e conseguente perenne voglia di banane chiquita, e che lei trova così tanto espansiva per niente.
Perché, se come detto, a Rosalba gli animali la annoiano, il genere umano tutto invece l'ha delusa. E è qui che nasce, dalla noia che le procurano gli animali, e il disincanto che le procura l'umanità, la sua autentica venerazione per fiori e piante.
Il suo giardino, i suoi balconi fioriti, il tetto-terrazzo, sono il suo vero e autentico orgoglio, inutile dirlo che è lei e solo lei a occuparsi della flora di casa.
Mamita Dorita, quando non è troppo impegnata a cercare in giro di che riempirsi la bebeta, povera anima pure lei, oltre che degli animali si occupa pure della pulizia della casa.
Non che Rosalba non voglia farlo personalmente, da sé, ma di fatto non ne ha il tempo materiale.
In questo periodo ad esempio è iperimpegnata con quella che si è rivelata la sua nuova e autentica passione: la speculazione immobiliare nonché edilizia.
Innanzitutto vuole disfarsi di questo superattico e rimediarsi una dimora più "degna"_ anche perché l'atmosfera grigia, brumosa e zozza, di quella zona, onestamente l'ha un po' stancata, a dire il vero.
Per cui sta cercando, a un prezzo ragionevole, una di quella ville, in zona Villa Reale. Giusto per fare il paio, o meglio il terzetto con la sua villetta sul lago d'Idro, e quella sul Trasimeno. Perché lei ama tanto il lago e detesta il mare con tutta quell'azzurrità ad oltranza, oltre orizzonti.
E in tutto questo l'aiuta il suo fido, il suo tuttofare, Tony Caruso, un losco figuro che ha risalito tutto il continente per riscattarsi, un tipo servile, pericoloso.
Rosalba sta proprio pensando a queste sue bolle immobiliari, visto che lei ormai non dorme quasi mai ( Ah, i bei tempi_ quali? _ quando si faceva otto e più ore di sonno!), quando il suo I-phone 6 si mette a vibrare.
Quando parli del diavolo..."Pronto?!"_ accidenti cent'anni che sta qua e non ha ancora perso l'accento da terrone, pensa sconsolata Rosalba...
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1 recensioni:
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- Sicuramente lo rileggerei ma e' scorrevole... attendo il seguito... ciao tesoro continua, insisti

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