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La Duchessa del Break the ice il suo prescelto (Celeste nella casa delle ancelle)

Ha la pelle color ebano, i capelli nero-blu, due labbra carnose e sexy, tipo albicocca ben matura, ma non è per niente una donna anche se lo sembra davvero tanto. Quando è l'ancella della Duchessa si fa chiamare "Biancanere". Quando è in versione "uomo" è semplicemente Mario. Sempre che, ovviamente, i capelli magnetici e le labbra-albicocca non gli compromettano in maniera irreversibile l'immagine virile.
È nello stanzino di là che si toglie il massiccio trucco della notte. E lo fa davanti a un ridicolo e vecchio specchio che sembra rubato via da un circo. Ma in questo appartamento, che lo ospita, tutto ha un non so che di circense.

Sì, perché Celeste Rossi, con i bagordi della notte appena trascorsa ancora inchiodati e martellanti in testa, qui è un ospite, un ospite che non riesce proprio a chiudere occhio per giunta. Poi in questo buco d'appartamento c'è troppa luce, troppa luminosità, che ferisce gli occhi.
C'è pure un penetrante profumo molto forte, ma nello stesso tempo parecchio leggero, che non riesce bene a identificare. Gli sembra un odore famigliare, un qualcosa che ha che fare che l'infanzia... odore di primi mesi di vita ecco.
Il cuscino di piume d'oca, inoltre, è troppo morbido, la sua testa ci sprofonda dentro.

Adesso fa ingresso nelle sua stanzetta la Patty, che senza il caschetto rosso-mogano dell'altra sera che le copriva la testona, ora tutta "nuda" e rasata, e gli abiti sado-femminili addosso, sembra in tutto e per tutto un camionista, e che se non fosse perché si sforza di parlare uno pseudo-falsetto, anche il vocione sembrerebbe quello di un camionista!

"Ma ben svegliata cara! Ma Come va? Già ripresa? No, eh?! Ma dì un po', ti andrebbe di fare colazione?"

Celeste che vorrebbe solo dirgli che ha dormito poco e uno schifo e che l'unica cosa che si sente di fare ora come ora è solo sboccare su tutto, non si scompagina per niente per quel "cara" rivolto a lui; ormai è a Milano già da abbastanza tempo per sapere che tra "sorelle" ci si esprime così, e con la poca forza residua in corpo alza leggermente il capino per abbandonarsi in un ben poco convinto gesto di assenso.
La Patty prende le "ordinazioni" come una brava cameriera-camionista e sparisce di là nel cucinino canticchiando non si capisce che.

Ogni minuto, ogni secondo in più, che passa Celeste si sente sempre più stordito. Ma che ci fa poi lì lui in mezzo a tutti quei travestiti ormai stravestiti?


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2 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Verbena il 16/09/2014 14:22
    il finale chiarisce tutta l'ambiguità del personaggio, descritto con particolari gradevoli e divertenti. Bravo/a

2 commenti:

  • gianni castagneri il 16/09/2014 18:21
    bravo! sempre divertentissimo, a volte esagerato e spinto, ma mai volgare!
  • eurofederico il 16/09/2014 15:55
    ma come fai ad essere cosi' divertente! mi piace molto questo "ridersi addosso" che pochissimi sanno fare e soprattutto fare cosi' bene come te! complimenti!

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