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La Duchessa del Break the ice e il suo prescelto (la casa dei froci-puttani)

Del resto la sua Lola è una donna già fatta e finita in tutto e per tutto che ci sa fare senz'altro fare. Di pelo biondiccio sopra e quasi nero sotto. Faville facevano sotto le lenzuola, faville. Eppure, eppure, in questi suoi pochi e rari momenti di semilibertà, gli pigliava tutto uno strano "fuoco" primordiale, che ben poco ha a che fare con la Lola e altre bombe super erotiche del Sud America. E così senza saper bene né come né perché con la minchia tisa a pensa alla sua boss, alla Rosalbona Volpe.
Certo la Rosalba non è una donna vera, ma il fatto che non sia una donna vera, non vuole dire che non sia una donna del tutto. Perché la genetica lo poteva contraddire quanto voleva, ma al suo olfatto non la si fa, la Rosalba profuma di femmina lontano un miglio che donna ci sia nata o meno.

E poi, e poi, chissà che cosa dovevano mai andarci a fare alla palazzina dei froci-puttani quella sera. Proprio non riusciva a farsene, una seppur minima, idea. Di sicuro altre noiosissime seccature che lui avrebbe tanto preferito evitare.

Ma adesso urge assolutamente il "ciapamosche" perché 'sta mosca gli sta rompendo la cosiddetta minchia-ah, però! "ciapamosche"- e poi la capa lo sfotte sempre perché non ha ancora imparato a parlare lumbard!







Alle 19:44 Rosalba Volpe ha una cena di lavoro. Alle 20:00 in punto un'altra- che poi definirle "cene" visto che alla fine lei, come gli altri, non è mai riuscita a mangiare mai niente, è una parola grossa- e solo verso le 21:00 riesce a liberarsi. Alle 21:15 arriva Tony Caruso con la "smart-porta fortuna" a prelevarla. E da Monza partono alla volta di Lambrate.
Rosalba questa sera ha i luminosi capelli biondi liscissimi, un trucco studiatamente leggero, e un miniabito a fiori che pare una sorta di prendisole, forse troppo leggero per essere ancora a Aprile con serate ancora piuttosto freschine.
La Volpe dice a Tony solo che si tratta del solito indisciplinato e che forse ci sarà da intervenire, in qualche modo.


Sono due palazzoni "gemelli" color mattone, né belli né mostruosi. Di certo lì i clienti mica ci vanno per trovare un ambiente chic o una bella vista.
Ad accoglierli c'è Cristian il responsabile amministrativo dei due palazzoni. Ogni volta che Rosalba lo rivede non può fare a meno, ovviamente contro la sua volontà, di arrossire, sempre che una come lei sappia anche solo cosa voglia dire arrossire, pensando che Cristian, tra i suoi innumerevoli collaboratori, sia proprio il più carino.

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