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Notte buia e solitaria

Era notte fonda, il silenzio mi circondava e accompagnava il passare delle ore. Eravamo io, il mio letto e le coperte ma non ero sola, mi portavo sempre dietro, come un'ombra, i miei pensieri, i miei ricordi che a volte avrei preferito dimenticare.
Lui, c'era sempre lui nei miei ricordi più bui, lui che aveva segnato la mia esistenza, il mio passato, lui che mi aveva cambiato, che mi aveva fatto crescere.
Ora sono una ragazza diversa, sono diventata un'adulta in un corpo ancora troppo giovane. Senza neanche accorgermi sono passata dal mondo dei sogni al mondo dei grandi.
Nonostante tutto, rimango sempre la stessa persona, con lo stesso orribile carattere e con la stessa faccia.
Il mio viso, ecco forse era l'unica cosa cambiata in me, non conosceva più espressioni felici, allegre, divertite, mancava lui ma mancava anche lei.
Lei, la mia amica che si divertiva a fari da psicologa, l'ho abbandonata solo perché non accettava che amassi lui dopo tutto quello che mi aveva fatto, lui mi picchiava ma io dovevo aiutarlo. Lei però era l'unica che mi è sempre stata vicino, l'unica che mi ha sostenuto e sempre la stessa che non notava più quel barlume di vita nei miei occhi, lui me l'aveva prosciugata tutta, fino all'ultima goccia.
Ed ora, eccomi qui, sola, nel buio, in un corpo vuoto privo d'anima e di spirito.

 

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1 commenti:

  • Anonimo il 27/10/2014 14:17
    Se si crescesse con la violenza, andrei a bastonare tutti i pomodori che ho nell'orto.

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