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21 gennaio 2015

È passato un giorno senza parlarci o sentirci. Un "dove mangiate???" Da parte sua, un punto interrogativo da parte mia, delle scuse che ha sbagliato chat e ciao. Uso ancora il suo shampoo, la dermogella per le parti intime, il suo deodorante per le ascella che ha lasciato per sbaglio qua, i vestiti che mi ha comprato. Eppure non indosso più l'anello di fidanzamento, ne il suo lega-capelli che tenevo al polso; ho cambiato lo sfondo del cellulare che eravamo io e lei il giorno del suo compleanno, e anche i foto profili che ho messo su whatsapp e skype, sempre io e lei.
Ad un certo punto volevo bloccarla su tutti i social network, eliminarla dalla mia rubrica del telefono, cancellare le nostre foto... Ma non c'è l'ho fatta. Per quale motivo avrei dovuto? Tanto non mi cercava, io neanche la cercavo... Ma ogni tanto andavo sul suo tumblr a vedere se aveva scritto qualcosa di nuovo, di qualsiasi cosa che le passava per la mente. Niente, non l'aveva aggiornato o magari non le si creava di scrivere qualcosa.
È stata una notte lunga ed interminabile, nonostante fossi stanco non riuscivo a prendere sonno. Avrei voluto scriverle qualcosa, e più volte avevo iniziato a scriverle ma non riuscivo a inviarle, per togliermi d'addosso le molte cose a cui pensavo... I momenti belli, quelli brutti, le liti, le nostre promesse; quel "se tu non mi lasci, io non ti lascio" che ci siamo detti. Eppure a lasciarla ero stato io. Alla fine lei voleva solo un minimo d'attenzione da parte mia, ma con questa distanza, un minimo d'attenzione non rimaneva minimo, diventava qualcosa di più grande; un buongiorno, che fai, molti ti amo... Lei chiedeva di più, pretendeva di più da me. Se avessi potuto avrei preso il primo volo per accorciare questa distanza di 10. 019km che ci separa, e tornare ad abbracciarla, baciarla e fare l'amore come solo noi sapevamo fare, e non lasciarla mai più. È vero, forse non le ho rivolte tutte le attenzioni di questo mondo ultimamente, distratto da altre cose, ma non per questo non la pensavo costantemente ogni giorno. Dopo che era venuta a trovarmi, mi sentivo finalmente sereno e tranquillo con questa distanza, e anche lei mi aveva detto che si sentiva così, e pensai che finalmente c'è l'avremo fatta ad andare avanti insieme con questa distanza senza litigare o discutere pesantemente, ma dopo quasi due settimane ecco che ricominciava tutto da capo. Non riuscivo ad andare avanti così, quindi quando mi ha chiesto cosa eravamo, le ho risposto "siamo persone che si sono conosciuti e vissuti". L'ultimo ricordo di lei faccia a faccia, su Facetime, era il suo volto quasi in lacrime e la sua voce che tremava dicendomi "... Non mi merito neanche la tua attenzione" e la chiamata che si chiuse li. Le sue ultime parole su whatsapp, "sappi che ti ho amato, tanto, grazie di tutto. Amore!"

 

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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 21/01/2015 18:11
    FELICE ENTRATA NE LA CASA DI POESIERACCONTI... PIACEVOLE HISTORIA D'AMORE... IL MIL ELOGIO...

1 commenti:

  • Nicola Saracino il 21/01/2015 20:03
    Una piacevole narrazione che rivela, forse inconsapevolmente, il temibile e potente complesso delle arti femminili.

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