""Sei sveglio Alvaro?"
"Si, ho dormito tanto?"
Rispondevo e pensavo, pur sentendo vicino un borbottare.
Ripensavo alla sera in allegria, in compagnia dell'amico più caro, fratello amorevole.. che trasforma il contadino in re, il timido in eroe; con te amico mio trascino la barca nell'impetuosa corrente della vita.. abbracciato a te vado verso isole felici e mi sento come in un mare che culla il sole e l'uragano. Ti abbraccio nella stanchezza, mi avvolgi in una stretta confortevole nella malinconia. Con te suono l'arpa del genio, canto compongo e salgo sul podio a declamare versi e rido, rido.
E poi.. che bello! divento spiritoso, mordente, loquace, freddo e felice.. ho caldo sulla testa. Mi capita quando sono pieno.. tutto mi irrita, la mia stessa ironia che diventa amara mista a rabbia, un bruciore che mi gonfia il petto, ulcera in suppurazione che diventa fetida..
Ancora mi son lasciato andare. che mal di testa! sono confuso, ho una nausea che non mi fa aprire gli occhi. ma..
una voce blocca il mio pensare.
"E si, hai dormito tanto, ieri hai fatto un gran baccano!"
"Ti prego non ricominciare con le litanie.. lo so mi sono ubriacato di nuovo!"
" Sono stanca! prima o poi rimarrai in solitudine con la sola compagnia d'insetti, la bottiglia e il delirio.. quello tremens, intendo!".
Ho preparato la valigia.. in questa casa non si può vivere in tre...