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Tra voi e me: fili di seta e di... spine
Scartabellando le opere del sito mi sono imbattuto in miei commenti e recensioni e mi sono stupito io stesso della loro varietà.
Un giorno, forse, quando diventerò giovane e bello, farò una ricerca capillare nelle opere a partire dall'ottobre 2011, epoca della mia iscrizione, e farò dei miei commenti un libello da lasciare ai posteri per... gli usi consentiti dalla legge. Per il momento ne riporto di seguito alcuni degli ultimi mesi: li considero un tassello per la storia di P&R e per la mia storia personale di scrittore troppo spesso in "blocco".
Commenti e recensioni
- Immagini e pensieri, pensieri e associazioni, in questa splendida poesia invernale.
- Versi che, a guizzi, seguono il fluire veloce dei pensieri.
- Agata Christie definiva i suoi romanzi la sua "fabbrica di salsicce": mi domando se tu hai già aperto una norcineria...
- (Il ragazzo) ha voluto farsi notare e c'è riuscito benissimo! e il bello è che, probabilmente, lui non ha notato te... come non avrebbe notato me o altri "antichi" come noi...
W i giovani d'oggi! Non hanno lavoro, non avranno pensione, hanno a che fare con un mondaccio spaventoso... mi pare il minimo farsi tatuaggi, piercing e pettinature vistose!!!
"Io esisto comunque", ci dicono.
- Dalla memoria del cuore un quadro di pregio su uno spaccato d'Italia che non c'è più.
- Una sensibilità inusuale, una penna che suscita emozioni anche in poche righe.
- Una poesia bellissima, alta e profonda, complimenti! (insozzata da vani commenti di gentucola malata)
- Un altro vivido ritratto, tracciato con infinito amore da un'Autrice mai banale pur nella semplicità.
- Scrivi proprio bene, complimenti! E bravo anche per l'idea di riportare l'attenzione sulle tue opere grazie alle "modifiche"! Spero che tu scriva ancora.
- Racconto tenerissimo e commovente, dettato dal cuore e dalla sensibilità.
- La realtà della malattia e della morte in un reparto ospedaliero: una realtà, a cui non si pensa se non si è medici o infermieri e quando stiamo bene, raccontata benissimo in poche righe.
- Una delle tante piccole perle di noir di un narratore dalla fantasia inesauribile.
- Quando si pensa di un amore "anche se è poco basterà" vuole dire che non basta. Non accontentarti.
- Decisamente ungarettiana... non penso a un tentativo di imitazione, piuttosto a una interiorizzazione di un modo che è consono al tuo sentire...
Cosa è successo poi? Non hai più scritto... peccato! Io spero...
- Per le donne è dura, oggi come non mai... sono forti le donne, sono toste, tostissime, cadono e si rialzano tante di quelle volte... ma ciò non consola... e la soluzione di usare le mense dei maschi, o anche i cessi dei maschi, può essere solo un ripiego provvisorio... Io non conosco la soluzione a questo dramma. In questo mondo secondo me non c'è...
- Il Poeta, creando immagini inconsuete, sa suscitare grandi emozioni in questa poesia non scontata per una Festa spesso banalizzata dalla commercializzazione.
- Rapportato a te, penso che tu abbia ragione: le tue infatti non sono poesie costruite, cervellotici assemblaggi di parole o divertenti giochi di rime... le tue sono poesie dell'anima ed è ovvio che l'anima sia qualcosa di più intimo di un corpo...
- Grazioso quadro, simpatico modo di far assaporare il patois...
- Torna il tema della natura in questi versi, e il piacere dell'Autore a sentirsi in sintonia con essa. Camminare a piedi nudi sull'erba poi, come si evince da precedenti componimenti, è un'esperienza di libertà che gli dà gioia: mi ha fatto venir voglia di provare!
- Siamo discendenti di Caìno... proprio giusti non potevamo venire... È una strada in salita, la storia civile...
- Mi è difficile pensare che una persona possa esprimere una rabbia che non le appartiene. Mi è più facile comprendere il tuo dolore alla scoperta di un lato del carattere che non sospettavi che questa persona avesse...
- I tedeschi dissero: "Schettino non poteva che essere un italiano". Chissà se ora capiranno che non è così...
Per quanto riguarda i militanti dell'ISIS (che secondo te non potranno mai eguagliare i tedeschi per idiozia, cattiveria e disprezzo verso l'umanità), non ti allargare... possono, eccome se possono, in altri modi naturalmente e grazie al beneplacito degli ignavi (la cui madre è sempre incinta!).
- Di genere fantastico più che horror, direi... comunque l'ho letto con interesse e mi è venuta voglia di andare in quei posti quest'estate! Ti segnalo un refuso in fondo a pag 5: cerano... per... c'erano.
- L'aforisma, secondo me, va letto in chiave metaforica... ed è geniale. Complimentissimi!
- Testo esegetico della genesi delle opere dell'Autore: intuizione, osservazione e interpretazione della realtà, labor limae.
- L'attenzione è fondamentale, in amore... così come la fiducia... Qui vedo attenzione e fiducia. Mi è piaciuta. Ciao
- Meglio una parolaccia al punto giusto in un testo che indicibili strafalcioni grammaticali e lessicali nelle recensioni.
- Con un'analessi l'Autrice dà l'avvio a questa lirica per poi portarci al momento presente. Si percepisce nostalgia, ma anche una grande tenerezza e un amore che supera i ristretti confini terreni.
- Partendo da un'amara considerazione (le nostre porte chiuse) l'Autrice in pochi versi invita a cogliere
la positività delle persone e dà speranza... ancora... ancora... ancora...
- Non importa sapere se questa poesia è autobiografica o invenzione poetica... Il messaggio è forte, come il tormento...
- Qui forse hai usato le rime per tornare un poco bambino e così... indietro nel tempo... Bellissima...
- La sofferenza è palpabile, in questi versi: da un lato la sofferenza di chi si ritrova vecchio e malato con un carattere poco propenso ad accettare questo come evento della vita, d'altro lato la sofferenza dell'Autrice di fronte all'inevitabilità di una situazione che la vede impotente.
- Un giallo di gran classe, da leggere con attenzione e gustare sino allo sconvolgente e catartico finale.
- Da troppo tempo vige l'oligarchia, con tutti i privilegi possibili, ci trattano come schiavi, buoni solo da spremere... Io, che sono pessimista per natura, sarei già contento se dimezzassero le poltrone, ma non le mollano, no, mai...
- Con piacevoli rime... sfondi una porta aperta!
Mi viene di aggiungere però che gli scolari non sono ingenui ma semmai imbrogliati da un sistema che vuole tutti diplomati e laureati... che poi saranno disoccupati! Studiare è faticoso e non è per tutti, diciamolo francamente. Ci sono insegnanti all'acqua di rose, ma parliamo anche di quelli bravi, per favore, che gli scolari sanno riconoscere.
Concludo banalmente: meglio una sarta capace una parrucchiera un fabbro un contadino che un... avanzo di liceo, arrogante e in cerca di... raccomandazione.
- Un bello sfogo, non c'è che dire, e pubblicato in tempi accettabili.
E ora rilassati, non cercare di fare di questo sito quello che non è, non cercare di raddrizzare le zampe ai cani, di-ver-ti-ti a scrivere e a commentare, come sai fare, come ti va.
- Cercarsi... e perdersi... cosa c'è di più doloroso? Sai trasmettere bene i tuoi sentimenti...
- L'aforisma parte da un presupposto sbagliato: se il leccaculo avesse la consapevolezza di essere una nullità letteraria sarebbe già qualcosa, ma lui non lo è anzi crede di essere un artista ed è questo che lo rende fragile, il suo ego abbisogna di lodi e conferme e viene fidelizzato dallo scaltro adulatore.
- Domande drammatiche, sofferte, che evidenziano un angoscioso senso di impotenza di fronte a situazioni incontrollabili.
- Il medico pietoso fa la piaga purulenta. Analogamente fa Gianni, a mio parere, nell'elogiare questa tua che, come biglietto da visita, lascia molto a desiderare, non per il contenuto ideativo ma per le scorrettezze dello scritto. Le virgole sono gettate a caso (addirittura all'inizio di verso e consecutive!), ma la vera chicca è "con l'tuo oscuro canto". Rileggi e correggi, per rispetto di te stesso, oltre che del lettore.
Se poi si tratta di errori dovuti al copia-incolla... fai pace col computer. Attendo trepidante nuovi testi.
- Un punto di vista inusuale, di un realismo crudo, su un momento "missionario" della vita femminile, la maternità, che, quando inizia, non finisce mai...
- Per il commento rimando al precedentemente dato a -Leccaculismo e siti letterari- aggiungendo che anche le persone fragili hanno diritto di campare. Talvolta trattasi di fragili, anche un poco tardi, li mandiamo alle camere a gas per questo? no e non facciamo un dramma se parlottolano tra loro a favore di e contro di... Non ti curare di loro, come già ti scrissi, e passa oltre...
La fine del commento di Vincenzo mi intenerisce, è talmente elevato da sembrare appartenere a un altro mondo- e a un altro sito- ma credo che sia sincero, come quando diceva che preferisce credere che un asino vola piuttosto che pensare che un amico gli racconti il falso o sia poco degno.
- Dolcetto o scherzetto? scherzetto, ovvio, in piena luce.
Lo scherzetto è triplice: 1 per Colosio di cui ho copiato il famoso pezzo + 1 per Lingualunga con il mio essere frustati fa male...(perchè, a qualcuno piace essere frustato? allora gli piacerà anche essere lapidato!) + 1 per quel cretino di MoreMartino che pensa di essere l'unico istruito e ha pensato che non sapessi la differenza tra frustato e frustrato. Ahahahahahahahah!
- Questo sì che è horror in piena regola! Complimenti! Certo che alle donne dei tuoi racconti gliene capitano di tutti i colori...
- Perbacco che cervello sopraffino ha Fustiga! iscritto oggi ha già chiaro tutto... ha già scritto alla lavagna i buoni e i cattivi... ahahah! qui l'affare s'ingrossa ahahaha! qualcuno lo osannerà? o... qualcuno lo corcherà? si accettano scommesse!
- Simpaticamente tratteggiati i personaggi -mitica la madre!- di questo racconto dove il vernacolo è un valore aggiunto.
- Una poesia dura, nata da un incontro che ti ha posto pietre aguzze nel cuore...
- Definire "racconto d'amore" questo è un'improprietà bella e buona. Meglio inserirlo come "racconto breve". Il titolo potrebbe andare, ma ne avrei uno più adatto: COSI.
Sai, il plurale di "coso", maschile di "cosa"?
Perchè? È evidente. Non conoscendo l'uso degli accenti, hai trasformato tutti i così in cosi"... e ce ne sono a valanghe!
- Una poesia splendida, che sa più di solitudine dolorosa che di rabbia...
- Tutta la riconoscente meraviglia di fronte alla Madre Celeste, in una poesia che emoziona.
- Alla luce dei recenti avvenimenti mi complimento per il racconto e anche per i commenti, che ho letto con attenzione. Certo che in quanto a inventiva per uccidere alcuni abitanti del pianeta ne hanno da vendere... questo che vediamo e viviamo è il più recente modo di far guerra.
- Un racconto che riporta indietro nel tempo: è profumo di gioventù per chi ha i capelli grigi, è storia per i ragazzi di oggi. Da leggere, merita.
- Un dolore grande, traumatico come una coltellata, e un grido interno, che durerà tutta la vita...
Brava l'Autrice nel condurre il lettore allo spannung in poche righe partendo da un quadretto di lieta quotidianità.
- Non è facile per una donna essere casalinga e poetessa: l'Autrice lo sa e ce lo ricorda con un'altra delle sue innumerevoli poesie sul "quotidiano". Non è forse tra le migliori, ma può essere occasione per rileggere le sue altre sul tema.
- Un gesto che sembra banale, fare una talea, ma che ha avuto un prezioso significato: hai portato un pezzetto di quella casa nella tua, insieme a tanti ricordi. Dolce poesia. Complimenti.
- Bella, quest'ultima poesia di Laura. Un vero peccato che abbia smesso di pubblicare qui. Ma, da donna generosa, ha lasciato le sue opere.
Le poesie meritano veramente di essere lette. Sono come le ciliegie, una tira l'altra. Si incomincia con una, poi se ne legge un'altra e un'altra e un'altra con vero piacere. È un linguaggio semplice, quello di Laura, senza retorica e senza fronzoli ma mai banale, spesso autobiografico ma non per questo privo dell'universalità che è una caratteristica della vera Poesia.
- Un esordio non dei migliori, direbbe un critico vero. Io, che un critico vero non sono, uso parole più terra-terra: un esordio che è un mezzo casino... La ragione principale è che non basta scrivere dei bellissimi pensieri andando a capo ogni tanto per fare di un testo una poesia. Questo, a mio parere, ha le caratteristiche della prosa e come tale, fatte le opportune modifiche, meriterebbe di essere ripubblicato.
- Scusami ma... mi sembra una passione tra vampiri!!! ahahah!!!
- Colpito dai tuoi commenti, sempre attenti e non "a tirar via", ti ho scoperto scrittore di pregio; mi complimento, ti leggerò con piacere.
- Spero che l'eventuale notizia (del tuo funerale) non arrivi in ritardo: non vorrei perdermi il banchetto... siamo invitati, vero?
A parte gli scherzi, il pezzo è divertente ma... sai, ho pensato davvero che qualche autore possa essere morto...
Bruno Briasco, tanto per fare un nome, una bella persona che non compare più da molto... qualcuno ha sue notizie? spero, ovvio, che stia bene, semplicemente lontano da qui.
- È il secondo racconto tuo che leggo e mi ha affascinato anche questo. Hai un dono speciale nella narrazione. Complimenti!
- Il tuo bellissimo scritto mi ha mosso molte considerazioni e te le voglio scrivere a ruota libere.
Abbiamo imparato dai nostri genitori a manifestare affetto e emozioni. Se loro non sono stati attenti con noi, ci sarà difficile esserlo coi nostri figli. Ma parlarne è importante. Dal riconoscimento delle proprie difficoltà, dall'autocritica, si arriverà a poco a poco a perdonarci e a farci perdonare, a farci conoscere per quello che siamo -uomini, come tanti e diversi da tanti altri- e non solo genitori.
Non so quanti anni ha tuo figlio ma, da tuo precedente racconto, lo immagino adolescente.
Gli anni sono volati da quando scalciava nel pancione ma le tue emozioni di allora e quelle relative ai primi mesi sono vive e inalterate. Lo hai accolto con gioia e orgoglio. Poi, quando i figli crescono, iniziano i primi "braccio di ferro", per la loro educazione, per il loro bene, s'intende. Essere padri al giorno d'oggi è più difficile che nei tempi passati: vuole dire sapere crescere continuamente anche noi, passo passo, altrimenti si può scoprire, all'improvviso, che c'è un baratro tra il piccolino sorridente e fiducioso che ci rendeva felici e il ragazzo critico e scontroso che è nostro figlio oggi. Ma non è mai troppo tardi, se lo si vuole veramente, per costruire un ponte.
Scusa per la lungaggine. Ciao.
- La paura è consapevolezza, è molto più adatta all'uomo del fanatismo incosciente...
- Anche questa mi è piaciuta molto, è molto profonda... Non capisco perchè tu dici oggi di dovere imparare a scrivere poesie... Inoltre ti invito a rileggerla e a non sprecare energie nell'odiare oggi... tu sei questo, non quello che odia i cretinetti.
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