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Angeli violati

Bimba mia,
non avere paura. Non tremare più. Ora c'è la mamma accanto a te. Lascia che ti abbracci. Non cacciarmi via. Non allontanarmi dal tuo letto. Non ti farò del male. Sono qui solo per consolarti. Voglio stringerti a me come quando eri piccina piccina e cacciare via i brutti sogni che ti hanno svegliato cosi bruscamente.
Ti ho sentito gridare e piangere dalla mia stanza da letto.
Hai avuto un brutto incubo? Che ti è successo? Cosa hai sognato? Perché non me ne parli? Perché non mi spieghi cos'è che ti fa stare male?
Hai bagnato anche il lettino ed il tuo pigimino è tutto sudato. Dai che lo cambiamo, altrimenti rischi di prenderti un malanno.
No, piccola mia, stai tranquilla. Voglio solo sostituirti gli abiti. Nessuna strega od orco cattivo ti toccherà più e ti farà del male.
Un mago buono ha compiuto un incantesimo e li ha rinchiusi per sempre nelle segrete di un castello ed ora non torneranno a nuocerti.
Non hai più nulla da temere, perché accanto a te, ora c'è un angoletto custode che ti proteggerà e ti terrà la manina ogni volta che ne avrai bisogno... e poi ci sono io, la tua mamma e con me vicino nessuno potrà più feriti e farti del male ne portarti con se in una stanza buia.
Vieni, tra le mie braccia. Andiamo accanto alla finestra. Voglio raccontarti una storia.
La vedi la luna lassù. Quella immensa torta di panna e formaggio che se ne sta adagiata su un'immensa coperta di stelle e che con i suoi raggi argentati, ora illumina anche il tuo visino?
Lo sai che un giorno, tanto tempo fa, quando ancora non eri nemmeno nel mio pancino, tu dormivi serena lì su, tra le quelle coltri bianche e morbide, ed io ti guardavo da questa stessa finestra, immaginando quanto sarebbe stato bello quando ti avrei presa tra le mie braccia, tenendoti vicino al mio petto, come sto facendo ora?
Forse ora, li sulla luna c'è anche un tuo fratellino o una tua sorellina, che verranno presto a farti compagnia. Saresti felice di non essere più sola? Che ne dici? Vorresti avere compagnia?
No, bimba mia, non dirmi che non credi più nelle favole.
Solo adesso mi rendo conto che hai gettato tutti i tuoi pastelli colorati nel cestino.. e che cosa sono quei brutti disegni neri che hai scarabocchiato sui questi fogli sparsi lungo il pavimento della tua stanzetta?
Bimba mia, chi è stato a farti cosi male? Chi ha strappato le ali della fantasia dalle tue spallucce ancora cosi fragili e deboli per sopportare un dolore cosi grande?
Chi ha privato i tuoi occhi dell'arcobaleno. Chi ti ha fatto conoscere il colore nero della sofferenza? Come faccio ora a farti sperare ancora nei sogni?
Ho un idea. Lo sai cosa facciamo domani, piccina mia?
Indossiamo i nostri abiti più belli e c'è ne andiamo a fare un viaggio nel regno della fantasia.
Tu con il tuo leggero abitino tutto fiorato di rose e margherite, ed io con il mio vestito di tulle rosa e bianco che mi piace tanto ma che non ho avuto più occasione d' indossare da molto tempo.

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5 commenti:

  • Anonimo il 11/02/2011 01:02
    Davvero molto bello, grazie.

    Suz
  • Anna Bona il 28/08/2007 19:37
    complimenti vivissimi...è commovente e sensibile! e calcolando il tema trattato è davvero un'opera stupenda!
  • Ivan Benassi il 10/08/2007 11:20
    Argomento difficile trattato con misura e sensibilità.
  • Angela Maria Tiberi il 07/08/2007 20:31
    Brava, hai mostrato tanta sensibilità. Sappiamo che gli orchi ci sono nel mondo. La giustizia umana può a volte fallire. La giustizia di Dio è perfetta e la resa dei conti esiste. Ho la certezza. Con affetto Angela

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