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Kim e Borg - quarta parte

Quell'anno Borg era stato assunto ai Cancelli di Castel Porziano, la spiaggia libera attrezzata più grande d'Europa: si trattava di un lavoro part time, tre giorni a settimana, e per giunta era solo una sostituzione, ma era il primo passo per migliorare la propria posizione nelle liste del Comune.
Propose dunque a Kim di accompagnarlo, l'indomani, per riposarsi con una giornata di sole e mare. Se voleva, poi, le avrebbe potuto fare da guida per la città nei giorni liberi e la sera, quando Roma veste le sue chiese, i monumenti e le strade di mille luci che la rendono bella e romantica come poche. Questa era una mossa bassa, e lui lo sapeva, ma era anche l'unica cosa che poteva fare: aveva deciso di attendere il ritorno di Raf prima di prendere iniziative concrete con Kim: conosceva suo fratello e il momento che stava attraversando ma, non sapendo quanto lei fosse presa da lui, non voleva essere un ripiego.
La ragazza, che per evitare anatemi, fulmini e saette aveva dovuto accettare l'ospitalità a tempo indeterminato di mamma Franca, accettò felice anche queste proposte. Iniziava ad assaporare alcune delle caratteristiche dell'italianità , l'accoglienza, la generosità, il calore, e le piacevano molto. Su un punto però aveva dimostrato la sua fermezza anglosassone: sarebbe rimasta, ma a patto di potere aiutare concretamente nei lavori quotidiani della casa.
Il giorno dopo, di buon'ora, i due partirono per la spiaggia, tettuccio rigorosamente aperto, a bordo di una scassatissima Dyane il cui colore era appena intuibile, tutta ricoperta com'era di ammaccature e decine di adesivi di ogni genere.
Il posto, il Terzo Cancello, sconcertò alquanto Kim che, pur essendo una persona educata, non riuscì a nascondere la sua delusione: le dune dalla vegetazione in fasce parallele, l'arenile di sabbia bianca, il mare senza frangiflutti che degrada dolcemente le sembrarono piuttosto insignificanti rispetto alle spiagge di Auckland che era abituata a frequentare e rimase scettica alle spiegazioni sull'importanza della salvaguardia di un'ecosistema tanto raro quanto delicato.
Molti di noi hanno avuto modo di vedere i paesaggi mozzafiato della Nuova Zelanda perché scelti da famosi registi come set di film indimenticabili (Il Signore degli Anelli, Cronache di Narnia, L'ultimo Samurai, per citarne alcuni) e, nel nostro immaginario, quello è il luogo mitico dove la natura incontaminata regna sovrana; se ciò si avvicina al vero è per la bassa densità di popolazione (circa 16 abitanti per km quadrato, contro i più di 200 dell'Italia) e perché finalmente, dopo decenni di disboscamento indiscriminato, solo alla fine degli anni '80 è stato costituito il Te Papa Atawhay, Dipartimento di Conservazione, con la funzione, tra l'altro, di sensibilizzare ed educare i giovani alla salvaguardia dell'ambiente.
Kim dunque, squisita estimatrice di opere d'arte e esperta poliglotta, di ecologia sapeva poco o nulla nonostante il suo alto livello di scolarizzazione. Da un punto di vista paesaggistico, comunque, non aveva tutti i torti: le spiagge di Roma non sono certo le più belle del Lazio e per giunta per vedere le più belle coste d'Italia dobbiamo andare in altre Regioni.

 

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4 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Marysol il 15/07/2015 23:15
    Bellissimooo! Questo riferimento ai famosi "cancelli" di Castel Porziano mi fa sentire a casa... tu giochi sporco...( scherzo ovviamente)
    Sacrosantamente vero il fatto che le ns spiagge romane sono affollate, da bamina ricordo che gli ombrelloni quasi si toccavano...
    Simpatica la spiegazione riferita all'ecologia...
    Forza Stan, attendiamo intrecci...

4 commenti:

  • Stanislao Mounlisky il 16/07/2015 10:16
    Grazie, ragazzi! Stavo per ripostarlo, come mi suggeriva Anto, quando è stato pubblicato, ieri sera tardi.
    Ora ho postato la 5° parte: spero in tempi di pubblicazione più decenti! Stan
  • vincent corbo il 16/07/2015 07:04
    Ricordo i paesaggi mozzafiato in "Lezioni di piano".
  • Vincenzo Capitanucci il 16/07/2015 03:58
    Da un punto di vista paesaggistico, comunque, non aveva tutti i torti: .. dove ci son troppi uomini la natura si degrada.. sempre un piacere leggerti Stan..
  • antonina il 15/07/2015 22:02
    Bello Stan.. aspetto il seguito per un commento completo

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