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Luca & Theo - Posso dirti che ti amo?

Posso dirti che ti amo? È qualcosa che mi è concesso? Che mi posso concedere?

Trovo sempre così difficile credere in quello che provo, perché sono sempre convinto si tratti di una fabbricazione, di qualcosa visto in un film o letto in un libro, che inconsciamente voglio fare mio. Se il furore che provo per te viene da qualche grande storia d'amore cinematografica non lo so, ma ora non mi importa. La cosa vera è che quando ti vedo mi accendo. E non è possibile che sia tutto solo nella mia testa, perché non ho un'immaginazione così vivida.

La prima volta che ti ho visto mi hai sorriso. Eravamo in due universi separati. Tu stavi lavorando, io festeggiavo. Hai servito una fetta di torta a tutti i miei parenti. Ed intanto mi guardavi. E quando la torta è arrivata a me, mi è sembrato fosse il pezzo più grande.
Ma forse no. Questo me lo sono immaginato. Ma non mi sono immaginato che mi sono alzato dalla tavola per venirti a cercare. E quando ti ho visto di nuovo non ho capito più niente. Mentre ancora tentavi di dire che non eri così, che non lo avevi mai fatto prima, già mi stavi baciando.

È iniziato tutto con una foga che non avevo mai conosciuto. Una cosa ridicola, senza senso, che accade solo nei film vietati. Passione, corpo, ardore. Già mi immaginavo che sarebbe stata una cosa che tutti e due avremmo dimenticato, o cercato di dimenticare. Qualcosa ci aveva preso e ci dovevamo togliere quel capriccio.

Ma già nella maniera in cui sorridevi mentre ansimavi su di me, eri speciale.

Eri speciale nella maniera in cui accarezzavi i miei capelli. E mi guardavi negli occhi, e mi volevi, ma non solo in quel momento. Mi volevi conoscere. Volevi tutto di me ed io di te.

Ai colpi di fulmine non ci credo. Ma credo nella capacità di qualcuno di leggere le persone in un sorriso, in uno sguardo. Tu mi stavi leggendo ed io leggevo te. E quel singolo istante di estasi non mi sarebbe mai bastato.
Negli ultimi cinque mesi non ho mai speso un giorno senza pensare a te. Mai un giorno senza sentire la tua voce. Sei costantemente con me ed il mio primo pensiero al mattino è di chiamarti. E poter decidere insieme il prima possibile quel momento inebriante in cui le nostre giornate possono incrociarsi.
Quando rispondi al telefono e sussurri il mio nome, posso vederti arrossire. Come hai fatto quel primo giorno, esaurito il primo spasmo. Non sapevamo cosa fare. Non sapevamo nemmeno il nome l'uno dell'altro.
Era così assurdo, stendere la mia mano, dire "Io sono Theo, e tu?", dopo quello che avevamo fatto. Ma se non ci fosse stato quell'attimo di assurdità. Non sarei mai stato così felice.

Posso dirti che ti amo, Luca? Non ho paura delle parole. Credo nel loro significato e non le uso a caso. Lo voglio dire.

Ti amo.

 

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