Abitava in fondo ad una piccola valle sotto all'Abetaia, un chilometro oltre il piccolo paese; una lunga camminata prima di incontrare la civiltà; così isolati, lui e la sua famiglia, che per andare a lavorare doveva percorrere una dozzina di chilometri a piedi.
Il lunedì, quando mio padre tornava al lavoro dopo il fine settimana, lo trovava sulla piazzetta e gli dava un passaggio. Chilometri risparmiati, ma anche un allenamento in meno, visto che lo sport che praticava era quello delle corse in montagna.
Ricordo la valle scoscesa trai verdi castagni dell'Appennino, il prezioso succo di mirtillo che ci offrì sua madre e le coperte di lana artigianali che vendeva.
Centodieci d'Appennino