Ho sempre esitato a vivere la parola sogno. Vivendola è come se fossi entrato in una sorta di strano stato di intorpidimento. La realtà che mi si presenta è sempre stata fredda, stantia, logora. Tra me e il mio volere c'è quasi sempre stato un abisso, una falla tremenda che divide il possibile dal desiderato. Ho amato della vita i suoi traguardi irraggiungibili, le mete che nessuno, oltre me, avrebbe mai potuto pensare. Forse per questo nella mia testa s'è come sedimentato un chiacchericcio stanco, una sorta di strana interferenza tra i miei pensieri ideali e la realtà che, invece, tendeva a tarparmi le ali. Ecco come mi sento, oggi: mi sento tarpato. E tutto il resto dei disastri che la vita mi ha consegnato silenziosamente credo siano soltanto una conseguenza nefasta di queste mie problematiche. Sapete cosa penso? Penso che tra me e il mondo c'è come una scissione, due dimensioni diverse che vanno ognuno per la propria strada. Ma non me ne dispiaccio... ognuno nella vita deve, ahimè, imparare ad adattarsi con ciò che la vita stessa gli riserva quotidianamente.