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Nessuno riderà

Ho da poco finito di leggere "Amori ridicoli" di Kundera. Il libro, che poi non sarebbe altro che una raccolta di racconti, mi lascia un senso di dolcezza che mano a mano svanisce depositando un retrogusto amaro, o è il contrario? Il racconto "Nessuno riderà" è il più incisivo, quello che rimane più a lungo.


In fondo, il tema è quello dell'ineluttabilità del destino. Davvero siamo delle marionette nelle mani di qualcosa d'ineluttabile? Allora perchè vivere? Perchè sognare e lottare per qualcosa? Una mano invisibile ci smuove e ci conduce a suo piacimento, nell'Olimpo o nella melma più schifosa.


Che succede quando ci ritroviamo nella melma più schifosa? Come può l'uomo ribellarsi a tanto schifo? Non fare nulla e attendere di essere completamente imbrattati di fango o ribellarsi, agitarsi, urlare, tentare, ridicolizzarsi... Mi attrae molto la prima opzione, non fare nulla, esorcizzare il fango, la solitudine, il tradimento, l'ingiuria, la morte, la falsità.


Nell'istante in cui la melma prende coscienza che non farai nulla per ripulirti, non ha più ragione di esistere, non può farti più del male, la tua apatia diventa la sua fine, il destino ha vinto ma anche l'uomo avrà motivo di "festeggiare" la sua macabra vittoria. L'altro ieri ho visto in tv una ragazza con il volto deturpato dall'acido. Il suo ex ha pensato bene di rovinarle la vita. Ma lei sembrava rinata, il tempo l'aveva resa forte, fiera, più bella. Era diventata un'attivista, parlava con parole incredibili. La sua vittoria s'era compiuta. Questa ragazza, affrontando il suo destino, ha dimostrato al mondo che la melma si può sconfiggere e con essa la follia che spinge gli uomini e la vita a distruggere quel che gli capita sotto tiro.


In questo mondo ognuno nasce per affrontare qualcosa, ma la melma e lo schifo sono sempre lì, in attesa... c'è anche qualcos'altro, una parte di noi e della Natura che non può essere intaccata, potrei chiamarla dignità oppure bellezza. Potrei chiamarla verità o purezza. Potrei chiamarla intelligenza.

 

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4 recensioni:

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  • frivolous b. il 17/06/2016 09:25
    Mi hai incuriosito! E poi... che stupenda riflessione
  • Rocco Michele LETTINI il 14/06/2016 07:46
    Dalla tua riflessione... il nostro meditare. Una catena che cerca di formare la vita in auree maglie.
    IL MIO ENCOMIO E LA MIA LIETA GIORNATA VINCENT.
    *****
  • Vincenzo Capitanucci il 14/06/2016 07:22
    Nell'istante in cui la melma prende coscienza... esorcizza il fango..
  • andrea il 14/06/2016 07:04
    è vero la melma è tanta ma ( forse sono stato fortunato )onestamente in vita mia ne ho incontrata poca. Si forse siamo burattini legati a chissà quale filo del destino, ma molte volte credo che siamo noi a cambiarcelo o al contrario a non fare nulla per cambiarlo, bella prosa,

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