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Ermellina P

Scappata dalla tradizionalista lucchesia cristiana e democristiana arrivò nella Livorno atea e comunista dei primi anni settanta ad insegnare italiano nelle modernissime scuole medie Mazzini da poco costruite, con i deflettori al posto delle tende, la palestra seminterrata e l'ampio cortile avvolgente dove fare ginnastica nei primaverili giorni soleggiati.
Nelle terze classi, grazie al preside, introdusse la lettura del quotidiano un giorno alla settimana ed iniziò a parlare di argomenti sociali negli anni che annunciavano quelli "di piombo".
Una scuola nuova nelle strutture doveva esserlo anche nei suoi contenuti.
L'italiano era solo un pretesto per farci ragionare con la nostra testa.
"... perché Pascoli ha scritto anche brutte poesie!"
Grazie Professoressa!



Centodieci scolastico

 

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2 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • vincent corbo il 28/09/2016 06:47
    Un nostalgico ricordo oserei dire "felliniano".

2 commenti:

  • Glauco Ballantini il 28/09/2016 06:49
    Grazie del commento, ma questi racconti solo volutamente di una serie in centodieci parole, una sorta di flash di vita, un misto di storie vere e di invenzione...
  • silvia leuzzi il 27/09/2016 19:13
    Glauco il pensiero è carinissimo e se lo sviluppassi ne faresti un piacevole racconto. Scusa se mi sono permessa, un saluto Silvia

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