username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Quella sera

Quella sera, non riusci a prendere sonno, forse lui la cercava dentro i suoi sogni era sempre nei suoi pensieri ma la lontananza non gli permetteva di vederla spesso tutte le volte che voleva. Si girò in continuazione, stringendo un cuscino mentre una finestra sbatteva un vento troppo forte ruppe il silenzio e poi dei passi lenti che salirono le scale e raggiunsero il piano vicino alla sua stanza. Lei, li sentì avanzare. A quel punto pensò di chiudere la porta a chiave. Scese dal letto immediatamtente, prima che arrivasse, la chiuse.
Fu tutto nella sua immaginazione. Quell'uomo a dire il vero, le faceva paura. Vera nei suoi confronti non provava nulla a parte un po' di simpatia altro non c'era, mentre lui no, per lei avrebbe scalato le montagne portandola via dal posto in cui viveva, grande ed invivibile sotto a cunicoli di fango dove i ricordi si impossessavano di lei fino a farle male. Sognò un'acqua blu, un colore che avrebbe abbracciato attraversandolo nella sua purezza con un'indicazione ben precisa, doveva seguirla, probabilmente era più corta e avrebbe respirato uscendo da quella vecchissima finestra al culmine di un'onda imponente sotto la quale un marasma penetrava al di sotto della soglia di sopportazione. Quando il suo sogno finì, apri l'armadio, cercò di sistemare magliette ed altri indumenti sistemati alla rinfusa. Cosa cercava di ottenere se tanto il tempo come un violino cigolava sulle corde senza nessuna convinzione? Si mise nuovamente un vento forte, e questa volta, con pioggia ad intermittenza, che tolse la corrente. Il contatore si trovava in fondo alle scale e lei era senza una pila tascabile ci sarebbe proprio voluta, si arrabbiò, con se stessa, per questa distrazione che le tolse il coraggio per riprendere fiato. Un buio fitto l'avvolse, vedendo gli occhi neri del suo gatto che brillavano come diamanti e il suo pigiama rosa sui muri disegnava i suoi contorni, che risaltavano un volto spaventato paura di fare un bruttissimo incontro, da toglierle il lungo respiro. L'incontro lo fece, ma non era altro che un sogno, che spezzò ogni sua previsione vedendo un'immagine riflessa che non le piaceva, mai accettata e che mai veramente, accetterà

 

1
0 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

0 commenti:


Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0