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Acqua alta su Venezia

Era il 4 novembre 1966. Io avevo 14 anni. Marea a 1, 94 m. sul livello medio mare.
Dal Passo Campalto, dopo il ponte (l'ultimo verso la laguna), che era di legno,
si vedeva solo acqua. L'argine dell'Osellino, lato laguna, faceva da sponda alla laguna di Venezia.
Le case, il bar spuntavano fuori da 1 o 2 metri d'acqua. Nonna Angela (classe 1890) aveva in casa
più di 1 metro d'acqua. Hanno vissuto, lei e gli zii, al 1° piano per qualche giorno.
C'erano barche che giravano arrivando ai cancelli delle case.
Io ero sul ponte con la bici che guardavo e ascoltavo la gente.
Poi il racconto del papà/ora nonno Nino:
A Venezia i trasformatori 10. 000 V/220 V e 10. 000 V/125 V erano saltati quasi tutti.
Queste macchine, nelle cabine, erano montate su mensole alte circa 1, 5 m. da terra.
L'energia elettrica nelle abitazioni era distribuita a 220 V per la "forza" e 125 V per la luce.
La città era praticamente senza energia elettrica nel momento in cui serviva di più.
Un disastro. Danni ingentissimi. Nafta e gasolio dappertutto, tra l'altro.
Le utenze elettriche furono ripristinate in circa 10 giorni con allacciamenti provvisori.
Dopo, il nonno e la sua squadra hanno lavorato mesi per montare trasformatori nuovi
alti 20 cm in più della marea, cioè a circa 2, 10 m. di altezza, per fortuna.
Avevano "tirato una riga fin dove" era arrivata l'acqua come riferimento.
Oggi, 12 novembre 2019, marea a 1, 87 m.; il fenomeno si ripete con gravi danni, ma meno guai.
Venezia è allagata. Il Passo quasi niente. E forse non si poteva evitare neanche con il Mose.

 

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