Chissà perché nei cimiteri le foglie in autunno cadono prima che altrove e pare dicano alle anime che dormono" noi come voi... eravamo, non siamo ". Lampeggiano d'oro e di rosso e si adagiano, screziato tappeto, ai piedi dell'eternità.
Il sole occhieggia tra i rami e sembra giocare col loro fruscio.
Improvviso mi percorre la schiena un breve brivido: fuori è ciò che chiamiamo vita. Nel silenzio, lenta, mi avvio all'uscita. Solo un cancello separa i vivi dai morti e i due mondi mi sembrano un unico mondo.
Un gatto fissa il cielo quasi ad interrogare l'universo.
( 7 ottobre 2023 )