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Treno
Una semplice giornata di quotidianità e poi aspetto un treno nero che non corrisponde a nessuno di quelli di linea, come quelli vecchi a vapore, odore di sigarette e piscio nella zona in qui mi ritrovo. Ci sono persone con delle maschere tristi io sono l'unico che sorride, penso perché aspetto qualcosa che interromperà questa routine. Lampioni poco visibili per la nebbia, giubbotti ed ombrelli per proteggersi dagli schizzi di sangue. Mentre ascolto Silent Bob penso a quanto la mia vita sia inutile e quanto io mi posso immedesimare nelle sue canzoni. L'odore di piscio mi entra completamente nel naso mi ricorda quante volte l'ho fatto anch'io dopo 5 birre da 66, mi ricorda il mio passato di pura autodistruzione. Si sente una voce che al posto di dire che è arrivato il treno dice" sta arrivando la tua ora" come se fosse una cosa plateale per me, ma a nessuno importa. I binari incominciano ad essere più lucenti quasi taglienti, mentre il sole nascosto dalle nuvole incomincia ad apparire, il freddo artico incomincia a svanire, il calore dell'eccitazione incomincia a scaldare gli arti, il cuore pieno di emozioni, mi sento bene. Guardo l'orologio ma si è fermato alle 14 ma fa strano perché è mattina, non ci do peso, penso che niente funzioni e che il tempo mi pesi più degli altri e che a prescindere l'orologio e in riparabile, provo ad aggiustarlo ma incomincia a muovere i giorni, non voglio ma dopo il primo giro continua e continua. Non riesco a fermarli, il braccio sinistro mi fa male dalla sera prima lo sento intorpidito. Fisso il vuoto e vedo scritte nelle mattonelle sotto i piedi, svaniscono ed incominciano ad apparire piccoli vortici mi sento derealizzato, ma sono sempre la merda quindi anche se sono destrutturato riesco a riprendermi, sono confuso quindi incomincio a guardarmi intorno, vedo i bagni aperti, la banchina piena di gente che rispetto a prima ride, io sono l'unico che sta da solo. Incomincio a innervosirmi, il treno e in ritardo ed io devo andare a scuola la cosa che mi dà la forza per andare avanti come se quell'unica cosa fosse il futuro e il resto il contorno. Sento ridere quindi decido di alzare il volume, ma il tarlo parlante incomincia a sussurrarmi di farlo. Io non capisco a cosa si riferisce. Leggo un messaggio di mia madre che mi sgrida perché sono un tossico, ma come darle torto. Sono diventato tutto quello che schifavo e se potessi rifarlo farei di peggio. Ricevo un'altra notifica ma il volume interrompe la musica e mi ritrovo ancora più irritato, e la mia amorosa, le dico che vorrei farlo insieme a lei se dovessimo realmente legarci per sempre, ma non sa di che parlo, come sempre. Spengo il telefono provo a metterlo in tasca ma si buca la tasca e cade, provo a prenderlo al volo come ogni opportunità nella mia vita a me ricevuta ma cade e si crepa il vetro. In pochi attimi capisco che sono sotto effetto di qualche sostanza trovo troppi parallelismi, cerco di trovare un test in tasca ed un bicchiere. Mi reco nel bagno con la porta aperta, mi chiudo dentro intanto in tasca trovo involucri di palline stese la sera prima. Mi lavo le mani e provo a pisciare mentre guardo il soffitto e come se il muro mi crollasse addosso, ma non ci faccio caso d'altronde sono alterato, vedendo il test mi dà tutto positivo. Gli faccio una foto con tutte le altre per il ricordo della merda che sono. Esco dal bagno il treno non arriva ancora. Faccio passi ma non mi muovo. intanto l'orologio continua ad andare e i giorni trascorrono. Trovo una stanchezza assurda nel camminare allora decido di fermarmi. Sono felice perché questa e la mattina giusta in qui tutto può finire, aspetto solo quel momento. Nel mentre vedo uccelli che volano tra le nuvole e tagliano il vento, vedo alberi che stanno germogliando in pieno inverno. Vedo che la natura sta rispondendo al mio atto, tutto sta rinascendo. Sento la serenità che non trovo da tanto tempo, tutto sta per concludersi. Incomincia piovigginare la gente vuole solo proteggersi da sangue, non le importa se si bagna. Ridono e sono pronti a un evento traumatico da raccontare il giorno stesso per poi dimenticarlo il giorno dopo. La musica è interrotta sento solo risate, ma arriva quello che stavo aspettando, lo vedo in lontananza non so se si vuole fermare o accelerare. Intanto io incomincio a fare passi avanti, rivedo tutti gli sbagli che ho fatto nella mia vita. Incominciano a riempirsi di lacrime negli occhi ma non voglio piangere di fronte a nessuno alzo lo sguardo per trattenerle. Il primo passo mi ricorda il mio passato tutto ciò che mi ha fatto stare male, il secondo e il vuoto della mia esistenza odierna, e il terzo sarà il mio futuro fatta o di vita o di morte.
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