username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Stanze di Manicomi

Sentimi bene, ok?

Qui tutti mi dicono che non c'è tempo, che non c'è tempo, che non c'è tempo, dio non sai quanto me lo stanno ripetendo che non c'è tempo neanche per un cazzo.

Che poi i bastardi non è che lo dicono a me che non c'è tempo, lo mormorano fra di loro, quando pensano che io non ascolti, quando sperano che io sia inebetito dal sonno, da quello che non so minimamente mi abbiano messo, mi abbiano dato.
Dove sono? L'ho dimenticato, è tutto così confuso, ho questi momenti di lucidità a cui mi aggrappo come se non ci fosse più nessun appiglio, come se tutto fosse di vetro.

Siamo uomini di vetro, siamo trasparenti agli occhi di chi sa guardare e riflettenti quando vogliamo difenderci, siamo scivolosi, senza appigli, e quando provano a stringerci troppo ci frantumiamo.

Che cazzo sto dicendo non lo so, qui tutto va e viene, ho il cervello che è come quelle lampadine stonate nei bar di periferia, che sembrano parlarti in morse con il loro accendersi e spegnersi, e magari ti dicono che birra bere, o che il bagno è dal '68 che è fuori uso, il bagno l'hanno già costruito fuori uso per risparmiare sui soldi, non lo so.

Qui è tutto un casino, ma ora sono lucido e quindi stammi bene a sentire ok?

Ti ricordi quel progetto che avevamo, o me lo sono inventato io di sana pianta? Non importa, te lo ripeto.

Ricordi quel progetto di quella casa bellissima abbastanza vicina al mare, abbastanza alla montagna, perfetta connessione internet che noi senza internet non riusciamo neanche più a riscaldare la pasta, piena di libri e di film e di musica e boh che ne so, ma piena, tanto piena che ancora un po' noi ci dormiamo fuori da questa casa ma lei rimane comunque la nostra?

Ecco, costruiscila. Costruiscila con chi vuole, ma non con me. Oppure costruiscila con me, che tanto io lì ci sarò da qualche parte, di sicuro ci sarò da qualche parte, ma qui la situazione capisci sta prendendo una brutta piega, c'è gente che mi cammina attorno e mi indica e parla e stavolta forse hanno capito che li ascolto e quindi niente, non sento più niente.

O forse sto diventando sordo, questa roba che mi danno ti corrode le vene dell'anima, dico sul serio, non la prendere mai, non finire mai come me.

Parlami di mio figlio quando verrai a trovarmi, dimmi che ha i tuoi occhi e non i miei, dimmi che ha tutto di te e che è solo un caso che sia anche come me.

12

0
0 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

0 commenti:


Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0