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Rapporto con la fede e la religione

Sono nato e cresciuto in un ambiente in larga parte formato da adulti anziani o di mezza età. I più anziani erano più o meno credenti mentre i miei genitori si definivano entrambi agnostici. Per mera convenzione hanno lasciato che mi battezzassero, che andassi a catechismo e ricevessi tutti i sacramenti. Io però già da bambino avevo grossi dubbi dinanzi agli insegnamenti catechistici, poiché comportavano la fede in fatti soprannaturali e la cosa strideva con l'insegnamento degli adulti che tante cose credute da bambini non erano reali. Io ho manifestato i miei dubbi in primis ai miei genitori che, in quanto agnostici, mi rispondevano ogni volta che a certe domande non c'era risposta, lasciandomi insoddisfatto e sempre dubbioso. Quando manifestavo le mie perplessità ad adulti religiosi, compreso anche il mio parroco, mi sentivo rispondere che le mie domande erano un buon segno perché denotavano sensibilità e questo era un segno che avrei presto trovato una fede profonda. Io allora volevo credere e quindi mi sono lasciato convincere a proseguire la formazione cattolica che mi stavano impartendo. Ma col passare degli anni mi accorgevo che i miei dubbi non cessavano affatto e sono arrivato quasi a chiedere di rifiutare il sacramento della cresima. Ma mi fu spiegato che senza cresima non ci si poteva sposare. Io allora accettai anche di ricevere la cresima, anche perché continuavo a sperare di trovare la fede. All'epoca nessuno mi aveva ricordato che c'è anche il matrimonio civile e che anche senza cresima viene concesso di sposarsi in chiesa. Giunto all'adolescenza mi sono reso conto che niente era cambiato e ho iniziato a valutare di aderire a un'altra religione, ma poiché non vedevo alternative convincenti sono arrivato al punto di tentare di crearmi una religione personale: un monoteismo elementare. Infatti in quegli anni mi sembrava accettabile l'idea di un dio ma i dogmi religiosi continuavano a non convincermi. Nella tarda adolescenza ero arrivato a sviluppare una visione panteistica dell'universo, che di per se rendeva inconciliabile qualunque religione. Giunto alla maturità ho preso atto di non avere una fede tale da permettermi di aderire a qualunque religione. Pertanto ho iniziato a definirmi ateo e all'età di 23 anni ho anche chiesto lo sbattezzo al mio parroco. Lui si è mostrato comprensivo e mi ha assicurato che avrebbe provveduto, ma non ho mai ricevuto un documento che attestasse la mia cancellazione dai registri dei battezzati. Non volendo guastare i buoni rapporti che avevo con lui non ho insistito. Ho aspettato che venisse a mancare (questo) per riprovarci col suo sostituto (che non mi ha mai conosciuto) e sono quindi in attesa fiduciosa. Poiché mi definivo ormai ateo ho anche militato per alcuni anni nell'UAAR, ma poi ho smesso perché la rivista bimestrale che dovevo ricevere per posta spesso non mi arrivava, inoltre anche la depressione mi ha disamorato dalla volontà di militare per l'UAAR. In tempi più recenti il mio essere afflitto dalla depressione mi ha indotto nuovamente a ricercare la fede e a rivalutare se convertirmi a una religione. Ho scartato a priori il cristianesimo, l'islam sotto certi aspetti mi affascina ma per altri aspetti rimane indigesto. Ho così individuato nella fede baha'i una religione su misura per me. D'altro canto la fede continua a mancarmi e sento che se l'ho cercata invano fin dall'infanzia forse non la troverò mai. Oggi mi definisco un agnostico irrisolto. Non mi definisco + ateo perché ho capito che per dare per scontato che non esista nessun dio ci vuole una certezza che non ho. Le religioni continuano ad affascinarmi come oggetto di studio e sono molto interessato al confronto pacifico con i credenti. Ho fatto tanti tentativi in tal senso ma con scarsi risultati poiché il web è un ambiente di interazione sociale limitato, dove si creano facilmente incomprensioni e diffidenze. Essendo in generale una persona molto scettica mi affascinano tutte quelle persone che hanno forti convinzioni, che si tratti di fede religiosa o di ideologie politiche (soprattutto estreme) o di altra natura. Cerco il dialogo anche per provare a mettermi nei panni di chi ha fede e sentire cosa si proverebbe ad avere una forte convinzione senza il supporto di prove empiriche.

 

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