Alcune splendide persone, amiche del sottoscritto, in questo sito e nella vita comune, mi hanno chiesto di descrivere meglio e di più gli attori di questa storia.
Mi costa, sangue sudore e lacrime, ma cercherò di dare a tutti una immagine di Giulia più precisa.
Magra ma non anoressica, alta e slanciata, capelli di un nero corvino luminoso, volto ovale ma spigoloso, occhi, l’ho già detto incredibilmente belli, rotondi, con naturali borse sotto le palpebre, ha sempre portato i capelli tagliati alla maschietto, quasi alla paggetto, per dare un’idea assomigliava un po' a Milla Yovovich (presente il film Giovanna d’Arco?)
Il suo modo di fare era sempre, in qualsiasi circostanza, gentile ma deciso, forse toglierei gentile, ma no, era gentile anche quando ti mandava a cagare, perché, se lo faceva, era sicuramente lei ad aver ragione, ogni volta!
Vittorio amava chiamarla “diavoletto” e Giulia lo era davvero, un diavoletto scatenato, sempre pronta a smuovere le montagne se convinta che fosse la cosa giusta da fare, e poi, e poi aveva un modo tutto suo di prenderti le mani fra le sue e farti sentire importante. Un pochino scura di carnagione, appena esposta al sole s’abbronzava subito senza scottarsi, senza bisogno di creme e cremine, bastava proteggere gli occhi con adeguate lenti da sole, e poteva tranquillamente sembrare una indolente diva a passeggio, sottobraccio a Vittorio, sulla Croisette di Cannes.
(dove però non è mai andata, da Latina a Napoli, e da Napoli al cielo, questi sono stati i suoi viaggi.)
Vittorio, del quale ho indossato i panni perché non mi riesce di scrivere in terza persona, è un pezzo di pane, un fessacchione che ancora piange se ascolta I started a joke dei Bee Gees, è un vero gattone. Ma come i gatti, messo alle strette nell’angolo, ti salta addosso e ti sbrana. E’, per fortuna del mondo, una brava persona, e lui non è ateo, è agnostico, nel senso che non se ne po’ fregà de meno (come dice un nostro ottimo amico romano!) Ha dei precedenti politici molto ben radicati, è un libertario, un socialista puro e disincantato, lavora come psichiatra, ma è più il lavoro “pro-bono”
che fa come volontario, che quello per il quale riceve danaro; è scapolo impenitente, e la sua scusa è che non riuscirebbe, per quello che fa, a dedicare il giusto e doveroso tempo ad una compagna, e allora…. Allora saltella, da una storiella all’altra, sempre pronto a tagliare la corda!
Che dire di più? Sono persone che hanno incrociato la mia vita, reale o fantastica che sia, lasciando una profonda traccia, posso dire d’amore? Si, per me è una traccia d'amore!