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ricordo indelebile
Vi voglio rendere partecipi di qualcosa che non ha spiegazioni terrene, che non è comprensibile per la mente …e che non è neanche percepibile attraverso i sensi che noi conosciamo.
È qualcosa che esiste oltre il limite della conoscenza umana. Solo la fede vi potrà mostrare il cammino per raggiungere quella via oltre la cognizione umana.
Avevo quasi trentatre anni quando accadde qualcosa che cambiò ancor più la mia esistenza.
Non posso e non voglio dimenticare mai.
Stavo preparando la cena e tra pentole e stoviglie mi accingevo a stendere una tovaglia sul tavolo.
Improvvisamente mi ritrovai come proiettata davanti ad uno schermo gigante. Io ero sola in una vasta sala, seduta in una comoda poltrona di color rosso vivo e guardavo lo schermo. Chissà cosa stessi aspettando, forse la proiezione di qualche film.
Poi si spensero le luci e incomincia a vedere dei fotogrammi.
Grande meraviglia provai quando vidi che in quei pochi fotogrammi era impressa la mia vita.
Per prima vidi me stessa ancor neonata, poi bambina , poi con l’abito della prima comunione,
poi donna, poi sposa … e aspettavo… e aspettavo…altri fotogrammi che non arrivavano mai…
Mi chiedevo cosa stesse succedendo, perché ero li, viva e vegeta e non riuscivo a darmi nessuna spiegazione. Non avevo nessun ricordo, la mia mente era libera da qualsiasi vincolo, ero meravigliosamente tranquilla, in uno stato di pace e di assoluta beatitudine.
E mentre aspettavo che altri fotogrammi venissero proiettati, una luce cominciò a discendere dall’alto, una luce miracolosa che mi veniva incontro. Nessun dolore provavo alla sua vista,
ma era abbagliante così tanto abbagliante che cieca sarei ora se provassi a guardarne una simile, e sono certa che non ne esista alcuna.
Quando la luce sfiorò i miei piedi e poi mi avvolse tutta, insieme a lei mi incamminai verso l’alto,
dentro spirali che man mano si ingrandivano. UN MERAVIGLIOSO TUNNEL DI LUCE
Beata ero in quei cerchi di luce, ero viva in un’altra dimensione reale, presente.
E salivo ancor più in alto senza mai voltarmi, era come se aleggiassi, senza peso, senza corpo e senza alcun ricordo …!
Ad un tratto cominciai a vedere tanta umana gente, vestita di luce nella luce, che protendevano le braccia in avanti verso di me ed io incontro a loro andavo allungando le mie di mani per unirmi a loro.
Non avevo paura, anzi cercai di vedere se fra tanti ci fosse qualcuno di mia conoscenza…, ma non riuscì a vederne quanti erano e tanti e tanti ancora a venire … e felici, eppure io ero li e ancora era tanta la distanza e grande la voglia di essere in mezzo a loro.
NON SENTIVO NESSUN SUONO, NESSUNA PAROLA vedevo solamente.
E mentre proseguivo la mia ascesa, ecco spuntare una figura che si stagliò fra tutti e si mise a capo della disordinata folla. Ancora non riuscivo a vederne il volto, ma vedevo distintamente le sue braccia che a differenza delle altre si elevavano verso il cielo, in alto come se volesse fermarmi.
Cominciai a riflettere, la mente cominciava a riprendere il suo naturale percorso. L’istinto cominciava ad abbandonarmi …Ma no, no…, devo continuare ad andare in alto… cosa vuole questo da me… perché continua imperterrito ad agitare le braccia verso l’alto, sarà un pazzo.. . Ma che ci fa un solo pazzo tra tanta felice gente? Cosa vuole? …. Questi i pensieri che si affollavano
man mano che continuavo a salire verso di loro.
La distanza si fece più breve e questa volta riuscì a vedere il volto di colui che tanto si sbracciava tra la folla. Non ci crederete, ma era mio padre.
Finalmente il mio papà gridai, finalmente posso abbracciarlo per la prima volta, finalmente posso sentire il suo odore, finalmente posso sentire la sua voce, finalmente posso dirli quanto gli voglio bene. Volo, volo ancor più velocemente per raggiungerlo…
Ma…
Improvvisamente udii un pianto provenire dal basso e mi voltai indietro e mi ritrovai fra le braccia
di mio marito e di mio figlio che piangendo e singhiozzando chiamava mammina…mammina mia…
Mio marito mi spiegò che ero svenuta, che avevo battuto la testa e che cominciai a dimenarmi come fa un’anguilla fuori dall’acqua.
Invani furono i suoi tentativi per farmi riprendere i sensi. Mi disse di avermi pure violentemente schiaffeggiato. Solo dopo 40 50 secondi si avvide che stavo diventano cianotica.
Fu allora che capì e con forza riuscì ad aprirmi la bocca serrata e a tirar fuori la lingua che si era ritratta verso l’interno impedendomi il respiro e mi alitò la vita.
E piansi insieme a loro.
Io non ricordo minimamente nulla di ciò che mio marito mi ha raccontato, del panico da lui vissuto
e dell’angoscia del mio bambino.
Visibili erano solo i lividi sul volto e il gonfiore sulla fronte.
Ma ricordo benissimo tutto ciò che io ho visto e provato in quel Meraviglioso tunnel di luce.
E vi dico:
Continuo come da sempre
ancora a camminare per l'umile via dell'anima
perchè voglio ritrovar di nuovo
quella luce dove regna l'amore
di Colui che il tutto muove.
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0 recensioni:
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- Un Grazie a Claudio e a Graziano... la fede è meravigliosa
- Sicuramente non si può commentare qualcosa che hai vissuto solo tu.. Sicuramente posso dirti che credo nel Paradiso, o diciamo più in generale nell'aldilà.. ma non a livello di cacciatore di streghe, ma di cristiano. Fede, ecco tutto: credere senza vedere. Amen!
- Che dirti Carmela! Quello che tu dici di aver visto è quanto io spero di poter vedere quando avrò finito di peregrinare in questa vita. Io sono un credente, nel senso biblico, solo la Bibbia senza tanti fronzoli:ma credo in Colui che tutto muove e soprsttutto nel Suo nico figlio, grande e meraviglioso Gesù.

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