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Aisha 1 introduzione

Tonio, o Tonicchio, è un doppio compagno; sia negli anni dell’università, sia nelle notti passate insieme ad affiggere manifesti, o disegnare sui muri con le bombolette le nostre idee politiche, è sempre stato disponibile, altruista, amico.
La vita gli ha dato e gli ha tolto in egual misura; il suo sogno era di insegnare materie umanistiche in una scuola superiore, per aver modo di trasfondere alle nuove leve i suoi, i nostri ideali; e c’è riuscito; insegna nel Liceo XX di Firenze.
Motociclista incallito, sposata Lauretta, nostra compagna a Lettere, pretese e impose, il viaggio di nozze con la sua BMW bicilindrica, trasmissione a cardano, carenata space-lab, un vero ”mostro”.
Sul raccordo anulare di Genova, dopo neanche tre giorni di vita coniugale, furono coinvolti in un incidente che pur nella sua ”banalità” , causò tra l’altro, la frattura dell’anca sinistra di Tonio e la morte di Lauretta.
Gli ci sono voluti anni per riprendersi; col fisico ce l’ha fatta abbastanza bene, gli è rimasta una zoppia quasi impercettibile; con lo spirito temo che non vada bene ancora.
Sono passati più di 25 anni da quell’incidente, e Tonio non ha mai più voluto intrecciare una relazione ”seria” con una donna. La sua vita sentimentale non esiste più, è solo un veloce, rispettoso, bilaterale scambio di sesso; lui è molto corretto, avvisa subito le sue partner che non devono e non possono aspettarsi nulla da lui al di fuori del letto. A detta sua, funziona; ed è raro che resti ”solo” per molto tempo; ma quando gli ho chiesto perché non cercasse di “sistemarsi” mi ha risposto più o meno così:
-“Ho paura, ho paura che dedicando il mio amore ad una donna, questa, possa trasformarsi in una nuova Laura, e ne ho già uccisa una! ”-
Insegna lontano da Napoli, ma viene a trovarmi abbastanza spesso, un colpo di telefono, ci vediamo nella trattoria ”da Gigino” dove ormai sono di casa da una vita, e giù a chiacchierare, e sparlare, a bestemmiare per ore; le linguine al tonno di”Gigino”, il vino bianco della casa (rigorosamente annacquato) un mezzo toscano (ho provato da sempre a farlo smettere di fumare ma non ci sono mai riuscito) e un relax che fa tanto terapia, ma del resto, gli amici, non servono a questo?

 

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5 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • gianmarco barnabei il 08/12/2017 15:16
    Un racconto ben scritto, percepisco della nostalgia.
    Un saluto

5 commenti:

  • Giancarlo Stancanelli il 09/11/2008 00:08
    Si, servono a questo.
    Anche se pochi, in verità, lo capiscono.
  • Anonimo il 06/05/2008 18:57
    Mi piace molto questa descrizione così decisa e diretta. In poche parola hai descritto chi è, com'è, cosa ha passato e già gran parte del suo carattere.
    Sei davvero bravo!
  • sara rota il 15/11/2007 20:21
    Difficile dimenticare le persone che si amano... le malattie si superano, ma le morti... è dura. Per fortuna ci sono gli amici...
  • A. Barbara Di Stefano il 29/06/2007 19:10
    I disegni del destino non sempre sono opere d'arte... putroppo.

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