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Domenica

Nei miei ricordi la domenica occupa un posto speciale
nel mio cuore essa è legata alla santificazione della festa ed al ricordo dell' atmosfera gioiosa che aleggiava nella
casa con i miei genitori che davano rilevanza a questo
giorno del Signore del quale si sentiva il riverbero anche nelle altre famiglie e negli odori che provenivano dalle case; quasi ad attestare che quella era una giornata speciale nella quale l'uomo diveniva padrone di se stesso
e poteva vivere quel tempo, ringraziando il Signore di
quel riposo e del dono della vita con tutte le meraviglie
del creato che proclamano da sole la grandezza di Dio.
Ricordo le canzoni di allora che contenevano questa
sacralità del giorno e del riposo quale ad esempio :
"Domenica è sempre Domenica!" che era la sigla del
"Musichiere " gioco musicale televisivo condotto dal
compianto Mario Riva, la canzone era stata composta
da Garinei- Giovannini e Kramer e le parole erano
le seguenti:
" È Domenica per i poveri e i Signori
ognuno vo dormì tranquillamente
né clacson, né sirene e né motori
si sveglia la città più dolcemente
Persino il gallo molto premuroso
non fa chicchirichì.
Ha scritto sul pollaio buon riposo
ritorno lunedì !
Domenica è sempre Domenica
si sveglia la città con le campane
al primo dindonda il Gianicolo
sant'Angelo risponde din don dan
Domenica è sempre Domenica
e ognuno appena si risveglierà
felice sarà e spenderà
sti quattro soldi de felicità !"

Oppure Gigliola Cinguetti che cantava :
" La domenica andando alla Messa compagnata dai
miei amatori!"
o Domenico Modugno nella sua "Notte chiara chiara!"
"Ringraziu a tia Signori picchì mi lassi viviri accussì!"
I tempi erano pervasi dal sacro timore di Dio e dalla
preghiera più o meno manifesta ma sempre presente
nei cuori della gente.
Oggi assistiamo alla desacralizzazione della Domenica
nella quale i negozi, che un tempo rispettavano la chiusura nel giorno del Signore, sono quasi sempre
aperti alla ricerca del "profitto" che non è mai sufficiente e non si rispettano neanche le feste maggiori
quali il Natale o la Santa Pasqua, tutto e consumismo

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