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Lene ha coraggia

Lene: Ti pregooo basta! Non ho più voglia di ascoltare queste stronzate, lasciatemi tutti in pace!
Aveva chiuso la porta della sua camera spingendo con forza la madre e il padre che cercavano di entrare, aveva girato la chiave nella serratura e si era buttata nel letto a piangere. Aveva sempre avuto tutto, apparentemente, soldi vestiti, popolarit?? , bellezza, ma mai nessuno che la volesse bene per quello che era, una giovane ragazza di 16 anni sola in cerca di qualcuno che la guidasse in un percorso difficile. Tutti la vedevano perfetta e lei doveva sempre mantenere quell’immagine, costantemente sotto pressione, sempre al centro dell’attenzione di tutti.
Le lacrime non smettevano di scendere, si sentiva scoppiare, avrebbe voluto urlare, spaccare tutto ma l’unica cosa che riusciva a fare era soffocare il pianto col cuscino. Dall’altra parte della porta i genitori non ci misero molto a smettere di urlare e andare via, credendo fosse solo una semplice arrabbiatura giovanile, ma non era così, Lene era stanca, troppo stanca per continuare a sopportare, così smise di singhiozzare apri il cassetto accanto al letto e come molte volte aveva fatto prese una lametta, si asciugò le lacrime con la manica e poi portando il polso alla lametta si taglio, un taglio profondo più delle altre volte, molto più profondo. Provava dolore ma non era un dolore fisico perché si era tagliata, ma era qualcosa di più profondo, qualcosa che veniva dallo stomaco, si sdraio nel letto e taglio anche l’altro polso ancora di più del primo, poi porto le mani al petto e raccolse anche le ginocchia. Chiuse gli occhi e penso che se ne avesse avuto il coraggio questa volta tutto sarebbe potuto finire e sarebbe potuta finalmente essere felice!
Mamma: Lene dai e tardi ti ho lasciato dormire un po’ di più adesso alzati che hai danza poi devi andare alle prove della recita e dobbiamo andare a comprare un vestitino da invidia per la festa della tua amica …
Ma Lene era coraggiosa!

 

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5 commenti:

  • Anonimo il 27/03/2009 22:56
    I tuoi racconti m emozionano così tanto da farmi mozzarmi il fiato... ti amo
  • Donato Delfin8 il 22/03/2009 06:58
    Racconto molto dettagliato e scorrevole del disagio e della solitudine di Lene. Maggiormente nell'adolescenza, dove si è alla ricerca di se stessi, c'è bisogno di un maggiore dialogo con il mondo esterno altrimenti tutto sembra incomprensibile, insormontabile e difficile tanto da non avere il coraggio di affrontare la vita di ogni giorno. Il ruolo dei genitori è difficile e complesso almeno quanto quello dei figli fermo restando nei primi la responsabilità di comprendere e aiutare. un saluto.
  • Anonimo il 05/03/2009 08:41
    Molto bello, e toccante...
  • Michelangelo Cervellera il 12/02/2008 22:10
    Cero l'adolescenza è un momento meravigliosamente pericoloso della nostra vita, ma non è coraggio quello di Lene, solo momenti di disperazione
    che noi "grandi" spesso non abbiamo saputo cogliere. Michelangelo
  • Anonimo il 05/02/2008 17:48
    Un disagio giovanile che gli adulti ignorano, perchè non sono in grado di saper ascoltare.
    Non solo parlare, sbraitare, ma saper ascoltare è importante per aiutare i giovani ad affrontare questo difficile percorso che è la vita.
    Racconto angoscioso perchè è carico di attuale verità
    Ciao
    Angelica

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