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Il mio paradiso personale
Flavio era li, in macchina mentre guidava, gli occhi stanchi pronti a chiudesi quando all’improvviso si fermò di colpo, aveva chiuso gli occhi e lei era li, sua moglie, che le sorrideva, che si avvicinava che si toglieva gli occhiali da sole che le coprivano gli occhi, splendidi.
Dietro quegli occhi cosi celesti riusciva a vedere un mare favoloso, infinito come l’amore che provava per lei, quando all’improvviso, riaprì gli occhi.
Flavio capì cosa voleva, capì che la sua stanchezza, quel giorno non era nient’altro che il forte desiderio di rivederla, seppure l’avesse salutata la mattina stessa.
Flavio ora era li, sulla porta della casa stanco dal lavoro.
Aprì la porta, la casa sembrava vuota, ma c’era un delizioso profumo di rose, si stese sul divano, stremato, continuava a vedere nella sua mente la sua amata, così bella, così irreale, ma dopo qualche minuto si rese conto che la donna della sua vita, che stava sognando, lo stava accarezzando davvero, aprì gli occhi, e la vide.
Continuava a fissarla, quando lei avvicinandosi dolcemente incominciò ad assaporare le sue labbra, IL SUO FIORE, LA SUA ROSA, IL SUO ANGELO, LA SUA VITA, IL SUO CUORE, IL SUO TESORO, qualunque cosa fosse per lui, lo stava baciando, subito dopo lei si stese sul divano, si sciolse i capelli, il suo profumo si confuse con l’amore di rose dell’ambiente, Flavio prese quei capelli, li accarezzò, li baciò, dalla stanchezza si appoggiò al suo seno, che si prestò ad esibirsi quasi subito, togliendo quell’intimo che ancora lo imprigionava. Lei era li, continuava a baciarlo e mentre lei spogliava il suo corpo.
Flavio la baciò sulla fronte, una fronte calda che lo riscaldò non poco. Lei lo prese per mano lo portò nella stanza da letto, sul loro letto senza neanche dire una parola, appena lei spinse Flavio sul letto, lui chiuse di nuovo gli occhi e vide il mare, la spiaggia e tante nuvole, il vento fresco e lei sorridente, spensierata che correva, correva con indosso quel vestito bianco, che imprigionava tutta la sua femminilità, assieme a due bambini mano nella mano.
FLAVIO STAVA VEDENDO IL PARADISO, IL SUO PARADISO PERSONALE E QUELLO DEL SUO FUTURO CON LA SUA DONNA E I SUOI BAMBINI.
Flavio riaprì gli occhi e si accorse che era nudo, e lei sopra di lui, sorrideva ancora una volta e lo baciava sulle labbra.
Flavio sapeva benissimo quello che lei stava attendendo, fece di tutto pur di farla stare bene come se non dovesse mai più rivederla.
Le mani unite, le labbra sul suo corpo, Flavio socchiuse gli occhi ancora una volta, il mare questa volta era agitato e c’era un gran vento, il suo paradiso sembrava muoversi proprio come lei si muoveva su di lui che liberò le sue mani e le poggio sul petto, sentiva sotto le sue il seno caldo e morbido, lei imperterrita continuava a baciarlo per assaporare il suo sapore di sale che si confondeva con il paradiso del suo uomo.
Lei iniziò a miagolare, un miagolio non da gatto ma da donna, che aumentava sempre di più e sempre privo di parola, Flavio la guardò, il paradiso era realtà, la sua stanchezza sembrava svanita e mentre i loro corpi volavano, Flavio capì che la sua vita non era nient’altro che il paradiso, un paradiso splendido e meraviglioso, pieno di rose, pieno di profumo, un paradiso che si muoveva, un paradiso umano e femminile, infine si lasciò andare per l’ultima volta in quel mare che era diventato pericoloso e troppo agitato, fino a quando nel momento più bello un esercito di rondini e tanti delfini passarono sullo splendido paesaggio, Flavio capì che il paesaggio, il paradiso si stava trasformando e cominciava a vedere case e montagne ai bordi del mare.
Entrambi raggiunsero il piacere, come un traguardo inaspettato, un momento unico, quasi idilliaco, la mente soffusa, i respiri affannati, i corpi uniti in un’unica anima. Il paradiso era completo.
Oltre al mare, alla spiaggia e al vento c’erano le case, le montagne, il porto e molte case sulle montagne.
Il paradiso infine si riempì di persone, persone che nuotavano nel mare, persone che facevano l’amore sul prato, bambini che piangevano.
FLAVIO ERA LI AL CENTRO CON LA SUA DONNA, I SUOI BAMBINI E TUTTI SI AVVICINAVANO A LUI COME PER RINGRAZIARLO COME SE LUI FOSSE DIO, E QUELLE PERSONE LO RINGRAZIASSERO CON LE LORO PREGHIERE.
Flavio spalancò gli occhi per l’ultima volta e sapeva di essere Dio, sapeva che in quel momento, mentre lei si addormentava tra le sua braccia era già nata una nuova vita, fatta di amore, fatta di cuore, e di rose rosse.
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