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Fiocchi di neve

La neve di oggi mi fa pensare. Osservo migliaia di fiocchi contemporaneamente, che uno dopo l’altro si posano al suolo vinti dalla forza di gravità, più forte della loro leggerezza. Li osservo mentre imbiancano il grigio della mia città, mentre celano ciò che prima c’era e si vedeva, e che ora non è più visibile, senza cessare di esistere. È così esplode in me l’idea di una metafora: guardo la neve coprire ogni cosa e vedo me, come specchiato, che la spargo sulle mie questioni. Poi passeggio sulla sua coltre, stampando le mie orme l’una affianco all’altra, come non volessero rimanere sole, nel freddo. Ciò che prima era nero, è ora bianco. Ma solo perché preferisco il secondo al primo, non perché l’uno abbia davvero preso il posto dell’altro. Ma già attendo il nuovo sole, perché le mie questioni, pur celate, carpiscono i miei pensieri ancor più quando la loro presenza è solo immaginata: infatti, la mia fantasia è solita esagerare ciò che già di per sé sarebbe difficile da contenere. Pertanto, è meglio che veda esse chiaramente, nella loro reale importanza, piuttosto che viaggiare pericolosamente per le vie dell’immaginazione.

 

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2 commenti:

  • Aldo Occhipinti il 12/10/2008 23:32
    A volte, un po' di neve sulle nostre questioni è necessaria. Provare a celare, per un pò, la matassa che arrovella i nostri giorni.

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