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Diario dei miei giorni senza di te Parte I

Dove sei? In quale angolo dell’universo ti devo cercare? Sono stanca di cercare quegli occhi, quello sguardo che mi fa sentire bene, ma non ti trovo …
Lei si alzò spaventata dal sonno. L’ora indicava l’una di notte. Il pensiero di doversi alzare presto la mattina per andare a lavorare e il presentimento che quella notte l’avrebbe passata in bianco, la facevano disperare ancora di più . Anche se erano passati mesi da quando non lavorava sui marciapiedi di notte, non si stava ancora abituando al nuovo regime. Le passo in mente tutto quello che aveva passato e maledisse ancora il suo cattivo fato, un orfana che era finita nelle mani di un… cercò di allontanare questi pensieri. A che pensare? Si attacco timidamente come ci si potrebbe attaccare ad un filo di paglia, tutta impaurita di non spezzarsi, dietro la foto…
Picchiata, violentata dal fidanzato col quale l’aveva messo suo zio per farla andare via di casa, un pensiero in meno per lui. Ma il fidanzato non l’aveva voluta per sposarsi, era solo un mezzo per guadagnare soldi. La costringeva ad andare in strada e le trovava clienti. E i soldi erano tutti suoi. Lei stanca, umiliata, mentre tornava a casa sentendo tutto lo schifo dei marciapiedi e di quei uomini sul suo corpo si metteva subito sotto la doccia. Ma non finiva qui, dopo la doccia era la volta che lui abusasse di lei più di tutti gli uomini con chi aveva passato la notte. E quando non era d’accordo, se a volte si ribellava, ci provava, le sbatteva la testa sul muro, le sputava addosso e la insultava : Puttana!

No, lei non riusciva a guardare quei vestiti, si era giurata che in tutta la sua vita non avrebbe mai messo una minigonna. Le proprie gambe lunghe e belle le facevano schifo. Erano state belle, tanto tempo fa, quando appartenevano solo a lei e non a tutti per sfogare i propri istinti per due miseri soldi che finivano in tasca a lui. Fino a quando? Perchè il destino non mi fa finire in mano ad un assassino per far finire così tutte le mie sofferenze? Non sono pochi, ogni giorno si sente solo di uccisioni e serial killer, ma si vede che anche da questo punto di vista risulto sfortunata. Mi capitano ogni tipo di guaio ma mai uno come si deve. Dio, salvami! Salva la mia anima. Se alle puttane rimane ancora un’anima, se non si sporca anche essa …. Accoglierai un’anima del genere …? Sto impazzendo, lo ammazzo, lo ammazzo … poi mi suicido, non ho più salvezza. L’inferno non potrà essere peggiore della vita che ho vissuto..


Dove sei tu, mio sconosciuto, che mi guardi in questo modo? Cos’è quella bontà che vedo trasparire dai tuoi occhi e mi penetra nell’anima. C’e un nome sotto questa foto ma non so manco annunciarlo. Cos’è sta sensazione che mi cresce dentro? Questa tranquillità che mi trasmetti? Più di quella dei santi. Sono andata in chiesa di nascosto e ho pregato, ho cercato consolazione e conforto nei loro occhi, ma li ho trovato solo sofferenza. Come possono darti forza e conforto degli occhi che trasmettono solo tristezza, e come può incoraggiarti il figlio del Signore se è imprigionato nella croce e dalle ferite gli sgorga ancora sangue … duemila anni e non ha ancora smesso di sanguinare. Chissà quanto soffrono, prego il Signore che arrivino in paradiso il più presto possibile e di salvarsi, ma non possono. Li tengono imprigionati qua sotto, da esempio alle persone, per insegnare come ci si soffre. Perché dovrei pregare loro, come fanno loro a salvare me se non riescono a salvarsi da soli? Se è così , non voglio, è inutile pregare. Fossero così potenti non avrebbero permesso che tante cose orribili fossero successe. Ma questi fatti succedono. Perché hanno permesso che lui abusasse in questo modo di me? Chi è il suo Dio? E degli altri? Possiamo avere tutti un Dio?

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1 commenti:

  • celeste il 12/04/2008 22:15
    Un racconto vero di tante triste vite di ragazze sfruttate, violentate e obbligate a soddifare le voglie di anche gente perbene. C'è chi vive queste situazioni in prima persona e non tutte riescono ad uscirci da questo brutale tunnel. Per parte mia (nel mio piccolo) mi ero permesso di scrivere una piccola cosa "Sante subito". Posso solo dire che condivido quest'angoscia
    così grande. Sei brava a ricordarci questa triste realtà. Ciao, Renato

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