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una lite rovente

Eccola bella e incandescente come l’estate la lite dell’anno. Forse un po’ in ritardo ma molto piccante. Tutto per un autobus! Lei, sempre lei e solo lei. Ma dico io come si fa a non capire i suoi problemi?!
Dimenticavo che i suoi problemi sono naturalmente anche i miei. Per inciso si chiamano chilometri… duecento per l’esattezza. Isterica, scontrosa, acida. Un mix esplosivo. La donna è un inferno, poi d’estate è ancora peggio. Una iena!!! Sembra bassa, anzi lo è ma poi si trasforma e diventa un metro e tante cose di noie e paranoie. Per una volta avevo chiesto di risolvere i miei problemi ma si è scatenato un putiferio. Avrei fatto meglio a stare zitto e risolverli un’altra volta. Ma ormai il dado era tratto e quindi è iniziata la mia personalissima odissea. Sono diventato l’orco cattivo, quello che nelle favole mangia sempre i bimbi buoni, quello stronzetto presuntuoso e prepotente che vuole avere sempre ragione; e dire che di ragioni ne avevo duecento. La cosa che mi colpisce di più è il suo pianto, sembra brio blu mi piacevi tu. A portata di mano anzi di occhi. Lo so lo so, forse sto esagerando ma in fin dei conti un briciolo di verità c’è. Come diceva mio nonno: in lacrima veritas. Ci manca solo uno sciopero degli autobus e siamo a cavallo. Tanta fatica per niente. Comunque volevo solo tirare le conclusioni.
Mi manca tanto, troppo. Avrà un miliardo di difetti ma resta sempre la custode del mio cuore, colei che lo protegge e lo riscalda premurosamente nei momenti più tristi. Lei si che capisce gli affari del cuore. Per questo non ci sono parole!!!

 

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2 commenti:

  • Anonimo il 16/02/2011 20:57
    Bello incasinato

    Suz
  • Anonimo il 15/02/2009 10:53
    Simpatico, ironico, carino.

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